Reggio Emilia

Protocollo d'intesa tra Comune Reggio e Cassa Depositi Prestiti per la rigenerazione urbana

L'accordo permetterà di intervenire in area Reggiane con una lunga serie di iniziative

Protocollo d'intesa tra Comune Reggio e Cassa Depositi Prestiti per la rigenerazione urbana
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Favorire la rigenerazione urbana, promuovendo interventi di valorizzazione di immobili simbolici per la città grazie a progetti che abbiano anche un impatto sostenibile sull’economia locale. È l’obiettivo del Protocollo d’Intesa sottoscritto dal Comune di Reggio Emilia e da Cassa Depositi e Prestiti (CDP).

Un accordo che permetterà di cogliere diverse opportunità

REGGIO EMILIA - Una collaborazione che permetterà all’Amministrazione comunale di cogliere le opportunità offerte dal Programma InvestEU, avvalendosi del sostegno in ambito tecnico e finanziario di CDP in forza del suo ruolo di Advisory Partner della Commissione Europea nell’ambito del Polo di Consulenza promosso dall’Unione Europea.

Alla municipalità emiliana, Cassa garantirà l’attività di consulenza tecnico-operativa, di valutazione d’impatto funzionale alla promozione di un processo di trasformazione, riqualificazione e rigenerazione urbana di tutta l’area Reggiane rientrante nel più ampio Piano Urbanistico Generale elaborato dal Comune allo scopo di restituire alla città un luogo di valore storico, simbolico ed economico.

Il protocollo avrà una durata sino alla fine del 2024

Il Protocollo d’intesa, che avrà durata sino alla fine del 2024, prevederà inoltre che CDP possa offrire la propria consulenza nell’identificazione del miglior mix funzionale delle aree destinate a infrastrutture sociali e sostenibili a favore dell’amministrazione comunale che intende anche procedere al recupero funzionale di altri immobili esistenti nella medesima area oggetto di rigenerazione urbana, realizzando infrastrutture residenziali sociali rivolte agli studenti e ai lavoratori del territorio locale.

Un nuovo modo di "fare la città"

Il Parco Innovazione di Reggio Emilia, che si sviluppa nell’area Reggiane, è il simbolo di un nuovo modo di ‘fare la città’, attraverso la rigenerazione, con risorse pubbliche e private, di un vasto ambito, rispettandone la storia e concentrando l’attenzione su funzioni innovative ed a valore aggiunto”, dichiara Alex Pratissoli, vicesindaco di Reggio Emilia con delega alla Rigenerazione urbana. “Oggi nell’area Reggiane, per metà bonificata e riqualificata, e nel suo Parco Innovazione trovano già sede imprese di respiro internazionale che hanno come denominatore comune l’innovazione. E’ imminente l’apertura del quarto Polo universitario cittadino, dedicato al Digitale, con 2.000 studenti; delle sedi di Ordini professionali; di ulteriori aziende e servizi per le persone e il quartiere circostante. Qui è prevista la prima comunità energetica di Reggio Emilia, in grado di autoprodurre l’energia di cui il luogo ha bisogno, ma anche di distribuirla a funzioni di interesse pubblico. Ora, grazie all’intesa con Cassa Depositi e Prestiti e all’atteso inserimento di nuovi partner, si apre una nuova fase con ripercussioni importanti sulla diffusione dell’effetto rigenerativo nell’area, che prevede già adesso l’insediamento di nuovi servizi, come uno Studentato universitario, nuove aziende ed Enti afferenti all’economia circolare, all’industria culturale e creativa, alla meccatronica e all’agroalimentare”.

Un accordo che rientra in un piano strategico

Questo nuovo protocollo siglato con il Comune di Reggio Emilia si inserisce nel solco dell’attività delineata nel Piano strategico 2022-2024 per ciò che attiene lo sviluppo dei progetti di rigenerazione urbana approvati da amministrazioni ed enti locali e che abbiano un impatto sostenibile anche per favorire la crescita dell’economia locale”, dichiara Luca D’Agnese, Direttore Policy, Valutazione e Advisory di CDP. “Operando come fatto finora con la Pubblica Amministrazione nel perimetro definito dall’Accordo sottoscritto con la Commissione Europea nell’ambito dell’InvestEU Advisory Hub, siamo in grado di favorire concretamente l’amministrazione sfruttando le risorse messe a disposizione dall’Europa”.

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