Minaccia di spaccargli la testa perchè non riesce ad uscire con l'auto
E' accaduto in un condominio del comune della bassa reggiana
Sarebbero le incomprensioni covate da tempo, dovute a cattivi rapporti di vicinato, i motivi, che hanno spinto padre e figlia, al culmine di un'accesa discussione, a rivolgersi ai loro vicini con frasi minacciose quali: "Ti spacco la testa contro il muro" e "Se sei un uomo scendi e vieni giù". E' accaduto a Brescello.
Minaccia di spaccargli la testa
BRESCELLO - Secondo quanto ricostruito dai carabinieri di Brescello sarebbero due gli episodi che avrebbero scatenato la reazione del padre e della figlia con incomprensioni fra la vittima e i presunti autori della minaccia.
Non riusciva ad uscire con la vettura dal garage
La prima risale al mese di settembre 2023 quando la ragazza ha parcheggiato la sua auto con la musica ad alto volume nell'autorimessa situata di fronte l’abitazione della vittima, svegliandolo dal sonno.
Nel pomeriggio del 01 ottobre scorso, invece, è nata un’accesa discussione fra la vittima e la vicina 24enne, in quanto quest'ultima non è riuscita ad uscire agevolmente con la propria autovettura dall’autorimessa, a causa della presenza del veicolo della vittima che era posto in corrispondenza del box auto condominiale
Non poteva spostare l'auto
Il 45enne, vittima delle minacce, le ha riferito di non poter esserle d'aiuto, e che quindi non avrebbe potuto spostare l’autovettura, in quanto le chiavi dell'auto le aveva portate via suo figlio, che non era presente in casa.
Ha contattato suo padre
La giovane arrabbiata ha contattato suo padre un uomo di 65 anni, il quale è giunto sul posto, per aiutare la figlia ad uscire dal garage. Mentre faceva manovra alla figlia, alla vista del vicino e di sua moglie ha iniziato a lanciarli frasi dal tono minaccioso quali "Ti spacco la testa contro il muro" e "Se sei un uomo scendi e vieni giù".
Li hanno denunciati
Le vittime qualche giorno dopo si sono recate presso la caserma dei carabinieri di Brescello per raccontare l’accaduto. Formalizzata la denuncia, sono stati avviati gli accertamenti, al fine di constatare la veridicità dei fatti.
Le indagini svolte dai militari supportate da valide e concordi testimonianze hanno permesso di acquisire a carico dell’uomo e della donna elementi circa la loro presunta responsabilità e sono stati denunciati con le accuse di minaccia.