Pakistano denunciato per favoreggiamento dell'immigrazione clandestina e come evasore seriale
Tutto è partito dopo la scoperta di otto cittadini extracomunitari presenti sul territorio dello Stato illegalmente
Era il mese di luglio del 2022 quando, ad opera del lavoro dei finanzieri del Comando Provinciale di Reggio Emilia, nell’ambito dell’attività di controllo del territorio e di contrasto all’economia illegale, è stato scoperto un soggetto coinvolto nel favoreggiamento dell’immigrazione clandestina a Luzzara.
Pakistano denunciato per favoreggiamento dell'immigrazione clandestina
LUZZARA - Nello specifico, i militari della Tenenza di Guastalla al termine di tempestive investigazioni accertavano la presenza in una abitazione nel comune di Luzzara di otto cittadini extracomunitari presenti sul territorio dello Stato illegalmente e, quindi, immediatamente espulsi.
E' stato denunciato per immigrazione clandestina
L’appartamento, ritenuto quale punto di appoggio e transito dei clandestini, è stato sequestrato preventivamente ed il proprietario dello stesso denunciato per il reato di favoreggiamento all’immigrazione clandestina.
La prosecuzione delle indagini hanno consentito di individuare un ulteriore soggetto di origini pakistane, estraneo ai fatti inerenti l’immigrazione clandestina, ma ritenuto dai finanzieri della bassa reggiana un “evasore seriale”.
Come conferma è apparsa evidente l’assoluta disparità tra l’entità delle risorse di natura immobiliare allo stesso riconducibili e la posizione fiscale ufficialmente censita nelle banche dati dell’Amministrazione finanziaria.
Un pakistano evasore seriale
Ad esito delle complesse attività di indagine è stata appurata un’evasione di imposta di quasi un milione di euro portata a termine nel periodo compreso tra il 2017 e il 2022.
I risvolti di natura penale tributaria sono stati , pertanto, trasmessi alla valutazione dell’Autorità Giudiziaria tenuto conto dell’ipotesi di reato a carico del cittadino pakistano di “Dichiarazione infedele” in violazione dell’art. 4 del decreto legislativo n. 74/2000.
L’operazione, sottolinea la Guardia di Finanza in una nota, si inserisce nel più ampio contesto operato quotidianamente dal Corpo a tutela degli interessi economici, finanziari e di sicurezza del Paese.