Il sistema bibliotecario reggiano aderisce alla Carta di Milano
Per la prima volta l’adesione alla Carta di Milano è avvenuta non da parte di singoli Comuni, ma all'interno di un intero sistema
L’intero Sistema bibliotecario di Reggio Emilia e provincia ha aderito alla Carta di Milano, redatta un anno fa dagli assessori alla Cultura delle principali città italiane con l’obiettivo di unire le forze e rilanciare il ruolo delle biblioteche potenziandone i servizi.
Il sistema bibliotecario reggiano aderisce alla Carta di Milano
REGGIO EMILIA - Lunedì 6 novembre 2023 nella Sala del Consiglio provinciale sindaci e rappresentanti dei 39 Comuni reggiani a cui fanno capo 45 biblioteche pubbliche (Reggio Emilia ne ha ben sette) hanno firmato il documento, recependone gli impegni finalizzati a “dispiegare tutte le potenzialità della biblioteca pubblica, in quanto servizio essenziale per la comunità locale”.
Grazie al lavoro storicamente promosso dalla Provincia – che nei decenni ha realizzato una rete bibliotecaria provinciale tra le più diffuse ed attrezzate in Italia, poi passata alla Regione Emilia-Romagna con la legge di riforma dell’ente – per la prima volta l’adesione alla Carta di Milano è avvenuta non da parte di singoli Comuni, ma appunto di un intero sistema.
Una "eccellenza" di sistema
Nell’occasione sono stati forniti anche i dati relativi all’attività svolta lo scorso anno dalle 45 biblioteche reggiane, numeri che confermano l’eccellenza di un sistema che nel corso del 2022, grazie al lavoro di 215 persone tra dipendenti comunali e dipendenti di cooperative, hanno garantito 806.352 prestiti garantendo la disponibilità di 162.386 documenti.
Cresce anche Emilib
In ulteriore e costante crescita anche l’attività di EmiLib, la biblioteca digitale su cui la Regione ha fortemente investito da diversi anni con grande successo: nel corso del 2022, sempre a livello provinciale, sono stati ben 28.531 i prestiti ebook, 505.569 le consultazioni dell’edicola online e 1.330 i nuovi iscritti.
I cinque impegni della Carta di Milano
Prima della firma da parte dei 39 Comuni reggiani, la consigliera provinciale Francesca Bedogni ha letto i cinque impegni previsti dalla Carta di Milano “al fine di fare il possibile per garantire che tutte le potenzialità della biblioteca pubblica, in quanto servizio essenziale per la comunità locale, vengano adeguatamente dispiegate”: fare della biblioteca una componente fondamentale di ogni strategia a lungo termine per la cultura, per la diffusione dell’informazione, dell’alfabetismo, dell’istruzione, della sostenibilità e dell’innovazione tecnologica e sociale; diffondere il ruolo della biblioteca attraverso l’adozione di una politica chiara che definisca gli obiettivi, le priorità e i servizi, tenendo conto dei bisogni della comunità locale e valorizzando la partecipazione attiva dei cittadini; garantire che la biblioteca sia la casa di tutti, mantenendo gratuito l’accesso ai suoi servizi e predisponendo documenti, tecnologie e attrezzature specifici a quegli utenti che, per qualsiasi motivo, non possono utilizzare i servizi e i materiali ordinari; mettere a disposizione della biblioteca spazi adeguati e personale professionalmente preparato, affinché sia in grado di affrontare le sfide attuali e future; promuovere la valutazione dell’impatto delle biblioteche e la raccolta di dati, per dimostrare la loro utilità per la società