Scorrazzano per le vie di Reggio mostrando una pistola
Si tratta di tre persone, due tunisine e un italiano, già con precedenti
Tre soggetti sono stati fermati mentre giravano per la città con un'arma.
Scorrazzano per le vie di Reggio mostrando una pistola
REGGIO EMILIA - Nella tarda mattinata di lunedì 26 febbraio 2024, operatori della Squadra Volanti di Reggio nell'Emilia hanno ricevuto una segnalazione da parte della Sala Operativa di un’autovettura che, nei pressi dell’uscita della tangenziale in zona via Morandi, aveva a bordo tre persone di cui una che aveva estratto una pistola sporgendola dal finestrino.
Alla ricerca dell'auto
Immediatamente gli agenti, con l’ausilio degli operatori della Sala Operativa si sono messi alla ricerca dell’autovettura che, qualche istante dopo, è stata rintracciata in sosta nei parcheggi di Piazzale Atleti Azzurri d’Italia, chiusa e senza nessuna persona a bordo.
Chiuse tutte le vie di fuga
Sul posto, oltre gli uomini della Squadra Volanti sono giunti anche gli operatori della Squadra Mobile reggiana che si sono posizionati in modo da chiudere tutte le vie di fuga alle persone ricercate ed attendevano che gli stessi risalissero a bordo per allontanarsi.
Tutti con precedenti
Dopo qualche minuto di attesa, i tre soggetti rientravano nell’autovettura e hanno tentato di allontanarsi ma venivano subito fermati in via Tegani. Immediate le attività di perquisizione da parte degli operatori nei confronti dei tre soggetti, due tunisini di 38 e 33 anni e un italiano di 24 anni, tutti con precedenti.
Una pistola e le cartucce
Durante le attività di perquisizione, addosso al 24enne è stata rinvenuta una scatola in plastica contenente 47 cartucce a salve, mentre, occultata sotto il sedile anteriore del passeggero destro, veniva rinvenuta una valigetta contenente una pistola scacciacani con tappo rosso.
Procurato allarme
Subito i tre soggetti venivano fermati e condotti presso i locali della Questura al fine di effettuare ulteriori attività di identificazione e perquisizione. Al termine di tutti gli accertamenti del caso, i tre soggetti sono stati deferiti in stato di libertà per l’ipotesi di reato di procurato allarme in concorso mentre tutto il materiale rinvenuto è stato posto sotto sequestro.