Reggio investe (di nuovo) per il Quartiere Stazione Centrale
L'intesa "Stazione In" prevede di rendere più accettabili le condizioni di vita delle persone senza dimora e afflitte da diversi tipi di disagio e di quelle che risiedono nella zona
Reggio investe (di nuovo) per il Quartiere Stazione Centrale.
Quartiere Stazione Centrale
REGGIO EMILIA - A poco più di un mese dall’incontro che, in Municipio di Reggio Emilia, aveva avviato il confronto per costruire proposte di convivenza civile e pacifica, aiuto, inclusione e presidio del territorio nel quartiere della Stazione centrale di Reggio Emilia, mercoledì 10 aprile 2024 nello stesso Municipio i rappresentati di una ventina di associazioni di volontariato, organizzazioni umanitarie, sindacati, enti pubblici – fra cui Azienda Usl Cgil, Cisl, Uil e Caritas - hanno firmato, con il sindaco Luca Vecchi e gli assessori al Welfare e Politiche per i migranti Daniele Marchi e alla Legalità Nicola Tria, l’intesa ‘Stazione In’.
Venti realtà del territorio
Prima della sottoscrizione, nella sala rossa del Municipio, il sindaco Luca Vecchi ha sottolineato che “questo accordo, sottoscritto ad oggi da oltre 20 tra enti, organizzazioni e associazioni, di solito già operanti nella Zona Stazione, è la strutturazione di una strategia e di un metodo di lavoro sinergico, condiviso, per la presa in carico di situazioni sociali, collettive e soggettive, con un chiaro spirito di accompagnamento e di cura delle persone e dei luoghi urbani. Sono azioni di rigenerazione sociale e urbana del quartiere, con una valenza attuativa in prevalenza di medio termine.
Le zone di coinvolgimento
L'accor.do prevede un coinvolgimento operativo, anche di società quali Stu Reggiane, Iren, Rfi e concentra le proprie azioni – aspetto importante, affinché si possa poi riscontrare la loro efficacia - in via prioritaria nell’area più prominente della Zona Stazione, in particolare: piazzale Marconi, via Eritrea, via don Alai, viale IV novembre, via Turri, via Paradisi, senza perdere di vista piazzale Europa
Zone di complessità sociale
In questa Zona, si legge infatti nel testo dell’accordo, si è visto
“l’incremento qualitativo e quantitativo delle situazioni di complessità sociale e personale, disagio, devianza, i quali in un ambito preciso e circoscritto del più ampio quartiere Stazione, necessitano di interventi straordinari e mirati”.
Già sperimentato
Il modello di aiuto e inclusione è quello già sperimentato positivamente con il progetto ‘Reggiane Off’, ma nel caso di ‘Stazione In’ l’obiettivo ulteriore è - oltre che rendere più accettabili le condizioni di vita delle persone senza dimora e afflitte da diversi tipi di disagio - costruire valide premesse per una maggiore vivibilità del quartiere, per chi lo abita, in termini di socialità, qualità urbana e sicurezza.