I carabinieri "dialogano" con nipoti e i loro genitori per arginare il fenomeno delle truffe agli anziani
Durante l’incontro, si è cercato di far comprendere ai ragazzi la necessità di sensibilizzare i loro nonni per evitare di incorrere in potenziali truffe
Se da una parte si affinano le tecniche dei malviventi che mettono in essere ogni tipo di stratagemma per carpire la fiducia degli anziani per poi derubarli, dall’altra continua incessantemente, l’attività preventiva di contrasto delle truffe agli anziani da parte dei carabinieri reggiani con una serie di iniziative.
I carabinieri dialogano con nipoti e genitori per arginare le truffe agli anziani
CAMPAGNOLA EMILIA - Dopo gli incontri con gli anziani per sensibilizzarli informandoli sulle nuove modalità messe in essere dai truffatori in svariati luoghi, quali circoli ricreativi, cinema, teatri, luoghi di maggiore aggregazione sociale e addirittura “l’omelia antitruffa” dal pulpito delle chiese dopo la messa, un’altra importante iniziativa, in linea con gli orientamenti del Comandante Provinciale, Col. Andrea Milani, interessa, tutto il territorio della provincia di Reggio Emilia.
Scuola primaria e secondaria
In quest’ambito, i carabinieri della compagnia di Guastalla e nello specifico quelli della stazione di Campagnola Emilia con il supporto della dirigenza scolastica della scuola primaria e secondaria di primo grado di Rio Saliceto e Campagnola Emilia, hanno coinvolto gli studenti di tutte le classi, sensibilizzandoli sul fenomeno delle truffe agli anziani, che vengono compiute ad opera di falsi tecnici del gas, luce, falsi appartenenti alle forze dell’ordine (ora anche false guardie giurate), studiosi di emissioni di radioattività su metalli (guarda caso oro e argento), funzionari Inps per autorizzare aumenti pensionistici, sedicenti amici di figli e nipoti che vantano crediti o millantano di essere stati mandati da questi impossibilitati a provvedervi.
Un "particolare" regalo
I ragazzi sono stati invitati a parlarne con i nonni commentando e consegnando a loro un particolare “regalo”: il vademecum esplicativo contenente i consigli antitruffa.
Senza tregua
Le truffe agli anziani non stanno conoscendo tregua a riprova di un fenomeno delittuoso a cui i Carabinieri reggiani con tutte le loro forze hanno rivolto la loro massima attenzione sia sul piano repressivo ma soprattutto su quello preventivo con diverse iniziative.
Sensibilizzare
Del resto la categoria degli anziani è caratterizzata da alcuni fattori di forte vulnerabilità (età anagrafica, minor vigore sia fisico che psicologico, in alcuni casi un livello di istruzione non elevato e, non ultimo, un forte bisogno di comunicare) che favoriscono l’esposizione della persona a tali insidie. A Campagnola Emilia un centinaio sono stati gli studenti incontrati dai carabinieri della compagnia di Guastalla presso le scuole elementari e medie inferiori dei comuni di Rio Saliceto e Campagnola Emilia.
Durante l’incontro, si è cercato di far comprendere ai ragazzi la necessità di sensibilizzare i loro nonni per evitare di incorrere in potenziali truffe.
Diffidare dagli sconosciuti
Sicuramente il consiglio più importante è quello di diffidare dagli sconosciuti, in quanto i truffatori si presentano con apparenza distinta, sorriso cordiale, massima disponibilità, al fine di conquistare la fiducia delle vittime e per introdurvisi abilmente in casa, pronti ad appropriarsi di denaro e gioielli. Dell’ingenuità approfitteranno ugualmente in strada, ostentando un'improbabile cortesia che consentirà loro di avvicinare le vittime quanto basta per far sparire il portafogli. O magari la pensione, appena usciti dalla banca o dalle poste.
Altri consigli
Altri consigli da non dimenticare: mai dare soldi contanti o preziosi a estranei seppur si dichiarano forze dell’ordine, mai aprire agli sconosciuti né farli entrare in casa, nessuna confidenza con sconosciuti al telefono. In ultimo e aspetto più importante, quello di non esitare di chiamare il 112. I carabinieri come le altre Forze di Polizia sono sempre pronti ad aiutare i cittadini. Ma non è tutto: i carabinieri reggiani oltre agli studenti hanno coinvolto in tale attività preventiva anche i genitori dei nipoti delle vittime incontrati all’uscita da scuola mentre attendevano i loro figli. In tale circostanza anche a loro è stata rappresentata la necessità di sensibilizzare i loro genitori anziani.