Reggio Emilia piange il partigiano "Alì" (Giglio Mazzi)
Il ricordo commosso del sindaco Marco Massari
Dopo aver appreso della morte del partigiano Alì il sindaco di Reggio Emilia Marco Massari ricorda ed esprime in una nota il cordoglio della città per la morte del partigiano Alì (Giglio Mazzi) morto a 97 anni nella città del Tricolore.
Reggio Emilia piange il partigiano "Alì"
In apertura Massari si rivolge in questo modo:
"Ciao partigiano Alì! Ciao caro concittadino Giglio Mazzi. Reggio Emilia è orgogliosa di averti tra i suoi figli. Fai buon cammino sui sentieri dei Gappisti, con il tuo volto aperto e schietto sferzato dal vento della Liberazione oggi come nel ‘45. Sì, oggi come allora, perché la gente come te nella sostanza non cambia mai, per nostra fortuna non è mai cambiata. E non si perde mai, perché i sentieri della vita scelti sono quelli giusti, dall’inizio alla fine, con il giusto punto di partenza, l’antifascismo, e il giusto punto di arrivo, la democrazia, la libertà, la Costituzione della nostra Repubblica.
Quanto dobbiamo alla tua generazione! Un debito che potremo onorare soltanto custodendo e moltiplicando mille volte questa vostra eredità, nella pace, nel riconoscimento reciproco personale e dei diritti individuali e collettivi."
Dalle parti di via Emilia Ospizio
Il commosso ricordo del sindaco Massari prosegue:
"Te ne sei andato in punta di piedi, a pochi giorni dalla commemorazione dei Martiri del 7 Luglio: compagni cittadini, fratelli partigiani. Eri estroverso, di grande spirito, di temprata forza, di intelligenza brillante, dotato di una sintesi folgorante quando volevi farti capire, far intendere il senso robusto e irrinunciabile dei tuoi racconti, dei tuoi ragionamenti.
Ma non facevi sfoggio delle tue scelte, del tuo sacrificio fino a un passo dalla morte quando i fascisti ti spararono sulla via Emilia dalle parti di Ospizio, dove operavi. Non hai mai ‘usato’ la Resistenza per celebrarti, bensì per celebrare la Libertà di tutti."
Un testimone
Il sindaco di Reggio Emilia continua:
"Eri un testimone. Sei stato un testimone dall’inizio alla fine di quel sentiero, un cammino di ben 97 anni, prima come combattente della Resistenza a soli 17 anni, poi come ricostruttore, assieme alla tua generazione umile e fiera, del nostro Paese e della nostra Città: segretario dell’Anpi di Ospizio, impegnato come dirigente nella cooperazione, poi direttore amministrativo delle nostre Farmacie comunali riunite, quelle nate 120 anni fa per dare farmaci e curare gratis la gente povera.
Eri l’ultimo partigiano del distaccamento Katiusciadella 37^ Brigata Gap 'Vittorio Saltini’, dove Gap sta per Gruppi di azione patriottica, dove la Patria tornava ad essere terra dei padri, dove Patria tornava ad essere madre, non bieca matrigna come vent’anni di dittatura avevano prima insinuato e poi imposto agli italiani. E come inossidabile Gappista sei infine diventato amico dei nostri ragazzi e ragazze, che mille volte, fino a una manciata di tempo fa, ti hanno ascoltato."
I funerali del partigiano Alì (Giglio Mazzi) si terranno oggi pomeriggio presso il Cimitero di Coviolo a partire dalle ore 17.
(foto onoranze funebri riverberi)