Reggiolo

Nel corso di un diverbio sul posto di lavoro si arma di una pistola e spara in aria

Minaccia aggravata, porto abusivo di armi, accensioni ed esplosioni pericolose le accuse mosse a un 39enne

Nel corso di un diverbio sul posto di lavoro si arma di una pistola e spara in aria
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Tutto ha inizio quando l’indagato dopo essersi rifiutato di aiutare i colleghi operai nel sistemare le attrezzatture del cantiere a Reggiolo affermando che ciò avrebbe dovuto comportare la retribuzione degli straordinari, ha minacciato gravemente il titolare brandendo una martellina dicendogli “ti uccido” “ti spacco la testa” e dopo essere stato separato dai colleghi di lavoro ha affermato “adesso torno con la pistola e vediamo!”.

Diverbio sul posto di lavoro

REGGIOLO - Dopo un acceso diverbio intercorso con alcuni colleghi ed il titolare della ditta per cui lavorava, che ha minacciato di uccidere brandendo una martellina, si è allontanato dal luogo per poi farvi ritorno armato di una pistola che ha utilizzato puntandola in faccia a un collega, minacciando di sparare in direzione della testa e poi verso il datore di lavoro, urlando minacce e propositi violenti.

Un colpo andato a vuoto

Infine, dopo aver esploso un colpo andato a vuoto, l’uomo si è allontanato dopo aver raccolto il bossolo. I militari della stazione di Fabbrico allertati dal 112, sono intervenuti acquisendo i primi elementi dai testimoni presenti in merito all’accaduto.

L'indagato è un calabrese residente nel mantovano

Per questo episodio, risalente agli inizi dello scorso mese di luglio 2024, le successive indagini svolte dai carabinieri di Reggiolo, competenti per territorio, hanno permesso  di acquisire elementi di presunta responsabilità nei confronti di un 39enne calabrese residente nella bassa mantovana, che è stato denunciato con le accuse di minaccia aggravata, porto abusivo di armi, accensioni ed esplosioni pericolose.

Custodia cautelare in carcere

La Procura di Reggio Emilia, diretta dal Procuratore Calogero Gaetano Paci, concordando con le risultanze investigative di carabinieri reggiolesi, ha richiesto ed ottenuto  dal Tribunale di Reggio Emila un’ordinanza di custodia cautelare in carcere a carico del 39enne che sabato28 settembre  è stata eseguita dai carabinieri che hanno arrestato  l’uomo.

Ulteriori indagini

Gli accertamenti relativi al procedimento, in fase di indagini preliminari, proseguiranno per i consueti approfondimenti investigativi al fine di consentire le valutazioni e determinazioni inerenti all’esercizio dell’azione penale.

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