Maltempo

Chiesto dalla Regione al governo un primo stanziamento di 50 milioni di euro

Già effettuati quasi mille interventi dal sistema nazionale e regionale di protezione civile per i primi ripristini e l’assistenza alla popolazione colpita

Chiesto dalla Regione al governo un primo stanziamento di 50 milioni di euro
Pubblicato:
Aggiornato:

La presidente facente funzione Irene Priolo ha firmato e inviato alla presidente del Consiglio dei Ministri, Giorgia Meloni, la richiesta di deliberazione dello stato di emergenza di rilievo nazionale per gli “eccezionali eventi metereologici” che hanno colpito l’Emilia-Romagna compresa la provincia di Reggio Emilia a partire dallo scorso 17 ottobre.

Chiesti dalla Regione 50 milioni di euro

REGGIO EMILIA - Al fine di dare avvio e copertura ai primi interventi urgenti, è stato chiesto un primo stanziamento di 50 milioni di euro. La richiesta è stata inviata anche al Ministero per la Protezione Civile e al Capo dipartimento della Protezione Civile.

L'obiettivo

L’obiettivo è quello di poter procedere già nei prossimi giorni, anche avvalendosi delle indispensabili deroghe previste dalle ordinanze di protezione civile, all’attivazione di forme di assistenza alla popolazione (soluzioni alloggiative temporanee e Cas), a interventi di gestione del materiale alluvionale e dei rifiuti causati dagli eventi, al ripristino di servizi pubblici essenziali, agli interventi di somma urgenza per il ripristino dei sistemi arginali e sui corsi d’acqua e canali esondati, alla riapertura della viabilità interrotta a causa di smottamenti e frane, alle spese del sistema regionale di volontariato di protezione civile e alle misure di supporto alle attività del commissario delegato.

A oggi sono già stati effettuati quasi mille  interventi dal sistema nazionale e regionale di protezione civile per far fronte ai diversi danneggiamenti che hanno interessato il territorio e alle misure più urgenti di assistenza alla popolazione, comprese le evacuazioni e relative ricollocazioni delle persone in strutture alberghiere.

Seguici sui nostri canali