Arrestata e rimessa in libertà dopo la convalida dell'arresto: la Cassazione annulla la sentenza
I Giudici della Suprema Corte annullano senza rinvio l’ordinanza di non convalida dell’’arresto: legittimo il provvedimento pre-cautelare
Annullata la sentenza per una donna 40enne accusata di spaccio.
Arrestata e rimessa in libertà dopo la convalida dell'arresto
VEZZANO SUL CROSTOLO - Arrestata nell'aprile 2024 dai Carabinieri di Vezzano sul Crostolo e dell’aliquota operativa della compagnia di Castelnovo nei Monti, per detenzione ai fini di spaccio due etti di eroina, una 40enne era stata rimessa in libertà dal Giudice delle Indagini Preliminari del Tribunale di Reggio Emilia che, all’indomani, all’esito dell’udienza non aveva convalidato l’arresto rigettando la richiesta di emissione di misura cautelare personale e reale e disponendo, altresì, la sua immediata liberazione.
Riformata l'ordinanza
Il Tribunale del riesame, a cui la Procura reggiana, diretta dal Procuratore Calogero Gaetano Paci, aveva fatto appello, in data 18 giugno 2024, accogliendo la richiesta, ha riformato l'ordinanza del GIP del Tribunale di Reggio Emilia disponendo nei confronti della 40enne la misura cautelare degli arresti domiciliari.
Annullata
Decisione sospesa sino alla pronuncia definitiva che è giunta dai Giudici della Suprema Corte di Cassazione che hanno annullato senza rinvio l’impugnata ordinanza dichiarando tuttavia la legittimità dell’arresto in flagranza di reato di detenzione ai fini di spaccio operato dai Carabinieri.