Guardia di Finanza

Maxi sequestro di farmaci e cosmetici vietati in Italia

La Guardia di Finanza è intervenuta per ben quattro volte nell'ultimo mese di ottobre all'Aeroporto Marconi di Bologna

Maxi sequestro di farmaci e cosmetici vietati in Italia
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Non si esclude che dovevano essere anche distribuiti nella provincia di Reggio Emilia.

Maxi sequestro di farmaci e cosmetici

MODENA - Nel corso dell’ultimo mese di ottobre 2024  i militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Bologna e i funzionari dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, hanno sottoposto a sequestro, presso l’aeroporto internazionale “Guglielmo Marconi”, oltre 7.000 medicinali e cosmetici illegali, a seguito di quattro operazioni di servizio operate nei confronti di passeggeri in arrivo da Paesi extracomunitari.

Cosmetici e medicinali

In particolare, tre di queste, hanno riguardato altrettanti cittadini nigeriani residenti in Italia, che sono stati trovati in possesso di 146 kg complessivi di cosmetici e medicinali prevalentemente di natura antibiotica ed antidolorifica. Nell’ulteriore operazione di servizio, invece, nei bagagli di un passeggero italiano proveniente da Santo Domingo, sono state rinvenute circa 300 compresse di medicinali contenenti il principio attivo “sildenafil”.

E' vietata

L’introduzione di farmaci sul territorio nazionale senza le prescritte autorizzazioni dell’AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco) è vietata; pertanto, tutti i prodotti rinvenuti sono stati sottoposti a sequestro penale ed i responsabili denunciati alla locale Procura della Repubblica per le violazioni ai D.Lgs. 204/2015 e 219/2006.

Pericolo per gli utilizzatori

In particolare, l’acquisto di medicinali al di fuori dei circuiti ufficiali pone in serio pericolo la salute degli utilizzatori, in quanto tali prodotti, non certificati e non autorizzati dalle competenti Autorità sanitarie, sono soggetti al rischio di essere alterati o modificati rispetto agli equivalenti farmaci originali oppure possono contenere percentuali di principio attivo diverse da quelle consentite nel nostro Paese.

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