Protezione e valorizzazione

Edifici di campagna rurale in Emilia: stanziati 29 milioni per il restauro e la valorizzazione

Il ministero della Cultura ha assegnato un importo complessivo pari a 28.765.741,18 euro per un numero minimo di 192 interventi finanziabili.

Edifici di campagna rurale in Emilia: stanziati 29 milioni per il restauro e la valorizzazione
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Staziati i fondi per il processo di conservazione di edifici di campagna, mulini, fienili e molto altro. Come riporta Prima Modena.

Restauro e valorizzazione per gli edifici storici

REGGIO EMILIA - Quasi 29 milioni di euro per sostenere progetti di restauro e valorizzazione del patrimonio architettonico e paesaggistico rurale di proprietà di soggetti privati e del Terzo settore, o da questi detenuti a vario titolo, in Emilia-Romagna, per garantire che tale patrimonio sia preservato e messo a disposizione del pubblico.

E’ il principale obiettivo dell’Avviso pubblico che mira a dare impulso ad un vasto e sistematico processo di conservazione e valorizzazione di numerosi edifici storici rurali e di tutela del paesaggio rurale, in coerenza con gli obiettivi dell’Investimento 2.2 “Protezione e valorizzazione dell’architettura e del paesaggio rurale” stabiliti nell’ambito del PNRR.

Due i traguardi che si punta a raggiungere: preservare i valori dei paesaggi rurali storici attraverso la tutela e la valorizzazione dei beni della cultura materiale e immateriale e il mantenimento e rispristino della qualità paesaggistica dei luoghi; promuovere la nascita di iniziative e attività legate ad una fruizione turistico-culturale sostenibile, alle tradizioni e alla cultura locale.

Il ministero della Cultura (Decreto del ministro numero 107 del 18 marzo 2022) ha assegnato all’Emilia-Romagna un importo complessivo pari a 28.765.741,18 euro, resi disponibili nell’Avviso pubblico, per un numero minimo di 192 interventi finanziabili.

 

Tipologia di architettura rurale

Rientrano nell’Avviso gli edifici e insediamenti storici che siano testimonianze significative della storia delle popolazioni e delle comunità rurali, delle rispettive economie agricole tradizionali, dell’evoluzione del paesaggio.

In particolare: edifici rurali, cioè manufatti destinati ad abitazione rurale o destinati ad attività funzionali all’agricoltura (mulini ad acqua o a vento, frantoi, caseifici, scuole rurali, ecc.), che abbiano o abbiano avuto un rapporto diretto o comunque connesso con l’attività agricola circostante e che non siano stati irreversibilmente alterati nell’impianto tipologico originario, nelle caratteristiche architettonico-costruttive e nei materiali tradizionali impiegati. Strutture e/o opere rurali, quei manufatti che connotano il legame organico con l’attività agricola di pertinenza (fienili, ricoveri, stalle, bassi servizi, essiccatoi, forni, pozzi, sistemi idraulici, fontane, abbeveratoi, ponti, muretti a secco e simili). Ancora, elementi della cultura, religiosità, tradizione locale: qui si parla di manufatti tipici della tradizione popolare e religiosa delle comunità rurali (cappelle, chiese rurali, edicole votive, ecc.), dei mestieri della tradizione connessi alla vita delle comunità rurali, ecc.

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