Matteo Al Kalak ospite de " I giovedì della Maldotti"
L'incontro è fissato per giovedì 6 febbraio alle ore 21.00, presso la Sala dell’Antico Portico a Palazzo Ducale
Giovedì 6 febbraio 2025 alle ore 21.00, presso la Sala dell’Antico Portico a Palazzo Ducale di Guastalla. Matteo Al Kalak presenterà il suo volume “Fuoco e fiamme. Storia e geografia dell’inferno” pubblicato con Einaudi. Dialogherà con l’autore il prof. Gino Ruozzi.
"Discesa all'inferno"
GUASTALLA -Il libro è un'accurata ‘discesa all'inferno’, luogo in cui si sono condensate le paure dell'Occidente cristiano.
Esiste davvero l'inferno? Può sembrare una domanda fuori tempo massimo: eppure, per quasi due millenni questo interrogativo ha determinato la vita e le paure di intere generazioni. Fuoco e fiamme propone un viaggio, accurato e inedito, alla scoperta di un luogo a lungo ritenuto una realtà fisica e tangibile. Nella storia del cristianesimo, infatti, la sua esistenza come sito realmente individuabile è stata utilizzata per influire sui comportamenti collettivi e, per ciò stesso, fu strenuamente difesa dalle autorità religiose. Sotto terra, nelle profondità dei vulcani, sul sole o ai confini dell'universo: molti sono stati gli angoli del cosmo in cui lo si è posizionato, e in tutti i casi la trattazione si è indirizzata verso un inferno vero e mai metaforico.
Il regno del male nel sottosuolo
Perché il regno del male fu concepito in un certo modo? Cosa implicava, nella vita di ogni giorno, insistere sulla sua fisicità, e non relegarlo in una dimensione trascendente e immateriale? Infine, come ha fatto l'inferno a superare i cambiamenti filosofici, teologici e culturali delle varie epoche, restando parte integrante della dottrina cristiana? Fuoco e fiamme cerca di trovare risposta a tali quesiti, partendo dall'età moderna per arrivare ai dibattiti che, ancora oggi, agitano la società.
Chi è Matteo Al Kalak
Matteo Al Kalak è Professore Ordinario di Storia moderna presso il Dipartimento di Studi linguistici e culturali e Direttore del Centro interdipartimentale di ricerca sulle Digital Humanities (DHMoRe) dell’Università di Modena e Reggio Emilia. È responsabile di insegnamenti di ambito storico, con particolare attenzione alla storia dell’età moderna e alla storia del cristianesimo, in prospettiva europea e globale. La sua ricerca si concentra sulla storia religiosa, intesa nei suoi aspetti istituzionali e nelle manifestazioni legate al dissenso, al riformismo e alla contestazione. È responsabile di progetti di ricerca legati alla digitalizzazione del patrimonio culturale e alle nuove prospettive metodologiche delle Digital Humanities. Coordina il progetto Europeo “ITHACA. Interconnecting Histories and Archives for Migrant Agency: Entangled Narratives Across Europe and the Mediterranean Region”.