"Non bastano più la rabbia e l'indignazione": dichiarazioni Cgil dopo l'ennesimo incidente mortale sul lavoro
Lo ha detto il Segretario della Cgil Cristian Sesena dopo l'ennesimo incidente sul lavoro mortale a Cella
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La vittima aveva 41 anni.
Infortunio sul lavoro mortale
REGGIO EMILIA - Tanta rabbia per l'ennesimo infortunio sul lavoro mortale. Come è noto nella mattinata di giovedì 27 febbraio un muratore di 41 anni, Aurelian Vinau, di origine moldava, era intento a lavorare sul tetto di una impresa agricola a Cella di Reggio Emilia quando l'uomo è precipitato da una altezza di circa 8 metri. Inutile l'intervento dell'elisoccorso che ha trasportato l'uomo all'Ospedale di Parma dove poco è deceduto.
Cambiare le regole
L'ennesimo incidente mortale sul lavoro è stato commentato duramente dal segretario della Cgil di Reggio Emilia Cristian Sesena che ha scritto
“L’indignazione e il cordoglio non bastano più. È ora di cambiare le regole, è ora di intensificare il lavoro comune sul nostro territorio, con istituzioni, associazioni di impresa”, aggiunge Sesena. “Questo – conclude il segretario – possiamo fare in attesa che il Governo capisca che lasciare che muoiano lavoratori come mosche e ‘non disturbare chi produce’ sono facce di una medesima moneta ed è semplicemente inaccettabile, incivile e barbaro".