Ambiente

Restano in vigore le misure emergenziali

Limiti alla circolazione dalle 8.30 alle 18.30 dei veicoli più inquinanti, compresi i diesel euro 5

Restano in vigore le misure emergenziali
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Fino a lunedì 10 marzo compreso, prossimo giorno di controllo.

Misure emergenziali

REGGIO EMILIA  - Proseguono fino a lunedì 10 marzo compreso (prossimo giorno di controllo) nella provincia di Reggio Emilia  le misure emergenziali previste dalla manovra antismog regionale che limitano la circolazione dei veicoli più inquinanti, inclusi i diesel Euro 5 e che comprendono anche la domenica ecologica del 9 marzo.

Non solo a Reggio

Il mantenimento delle misure emergenziali è stato deciso da Arpae sulla base delle previsioni di superamento dei valori limite giornalieri delle PM10. Il raggiungimento del livello di allerta, oltre che nella provincia di Reggio Emilia anche in quelle di Piacenza, Parma e Modena, Ferrara e Bologna è segnalato con un bollino rosso nel bollettino emesso oggi da Arpae che decreta lo stato di allerta nella provincia di  Reggio Emilia  e in tutta la regione. Le misure resteranno in vigore fino a lunedì 10 marzo, prossimo giorno di controllo e saranno revocate se la previsione dei valori limite rientrerà nella norma. Il bollettino è consultabile sul sito dell’agenzia (www.liberiamolaria.it).

Chi si ferma

In base alla misura, oltre ai diesel Euro 5, si fermano anche i veicoli più inquinanti già bloccati durante la settimana in applicazione della manovra ordinaria: i diesel fino a Euro 4, i veicoli a benzina fino agli Euro 2, quelli a gpl/benzina e metano/benzina fino agli Euro 1, ciclomotori e motocicli fino agli Euro 1.

Come per la manovra ordinaria, anche in emergenza le limitazioni si applicano dalle 8.30 alle 18.30 nell’area compresa  dal provvedimento

Generatori di calore

In vigore anche il divieto di utilizzare i generatori di calore domestici alimentati a biomassa legnosa (legna, pellet, cippato, altro) con certificazione ambientale inferiore a 4 stelle in tutte le unità immobiliari dove sia presente un impianto di riscaldamento alternativo, e il divieto di spandimento liquami con l’eccezione dello spandimento effettuato con interramento immediato dei liquami e con iniezione diretta al suolo.

Ambienti riscaldati

In vigore anche l’obbligo mantenere la temperatura di 19 gradi al massimo negli ambienti di vita riscaldati: nelle case, negli uffici, nei luoghi per le attività ricreative associative o di culto, nelle attività commerciali. Nei luoghi che ospitano attività industriali ed artigianali, la temperatura potrà essere al massimo di 17 gradi. Sono esclusi da queste indicazioni, che hanno validità fino al 15 aprile 2025, gli ospedali e le case di cura, le scuole e i luoghi che ospitano attività sportive.

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