Continua a perseguitare la moglie e i figli nonostante il braccialetto: torna in carcere
I carabinieri di Casalgrande eseguono una misura di custodia cautelare decisa dalla Corte d’Appello di Bologna su richiesta del Procuratore Generale

Da tempo, in diverse occasioni e in maniera reiterata, hanno subito le offese e violenze dall’uomo compagno e padre delle vittime, fino al più grave episodio occorso nella notte fra il 25 ed il 26 dicembre 2024 quando, i carabinieri sono intervenuti presso l’abitazione a seguito di chiamata al 112 dei carabinieri da parte della figlia minore, la quale riferiva che il padre stava picchiando sia lei che la madre.
Continua a perseguitare la moglie e i figli
CASALGRANDE - Maltrattamenti fisici e psicologici quelli compiuti dall’uomo nei confronti della moglie e dei figli minori, a seguito dei quali, al termine delle indagini, i carabinieri in forza alla stazione di Casalgrande, a cui la donna nel corso di una sofferta deposizione ha raccontato i fatti, hanno denunciato alla Procura di Reggio Emilia diretta dal Procuratore Calogero Gaetano Paci un cinquantasettenne residente a Casalgrande in ordine ai reati di maltrattamenti in famiglia e lesioni personale aggravate.
Braccialetto elettronico
La Procura della Repubblica preso il Tribunale di Reggio Emilia, condividendo con le risultanze investigative dei Carabinieri della stazione di Casalgrande ha richiesto ed ottenuto dal GIP del Tribunale di Reggio Emilia, l'applicazione nei confronti dell’uomo della misura cautelare dell’allontanamento dalla casa familiare con l’applicazione del divieto di avvicinamento alla vittima e ai figli nonché prescrivendogli di non avvicinarsi alla loro abitazione e ai luoghi da loro frequentati mantenendo una distanza di 2500 metri e di non comunicare con qualsiasi mezzo e in qualsiasi modo con le persone offese disponendo l’applicazione del braccialetto elettronico.
Violato più volte
Provvedimento di natura cautelare che è stato eseguito dai carabinieri della stazione di Casalgrande che hanno condotto le indagini. A distanza di circa un anno l’uomo, avrebbe violato in più occasioni le prescrizioni alla quale era sottoposto. L’uomo in stato di alterazione dovuta all’abuso di alcol, avrebbe continuato a molestare e minacciare la compagna, fino all’ultimo episodio, occorso il 25 marzo 2025, quando, intorno alle 20.00, con il pretesto di restituire lo zaino della loro figlia, l’uomo contattava la ex concordando un appuntamento nei pressi dell’abitazione della donna per la restituzione dello zaino. Al momento dell’incontro l’uomo improvvisamente tamponava l’auto in cui si trovava la donna generando in quest’ultima forte timore tanto è che la stessa accelerava all’improvviso dileguandosi verso l’abitazione della sorella con il fine di trovare aiuto. Durante la fuga la donna veniva seguita dall’uomo fin sotto casa della sorella dove, tuttavia, veniva trovato e fermato da una pattuglia dei carabinieri di Casalgrande che su input del 112, nel frattempo allertato, raggiungevano la vittima rintracciando l’uomo.
In carcere
Pertanto a seguito delle plurime violazioni, la corte d’Appello ha disposto nei confronti del 57enne la sostituzione dell’attuale misura del divieto di avvicinamento con l’applicazione della misura della custodia cautelare in carcere. Ieri mattina i carabinieri della stazione di Casalgrande, ricevuto il provvedimento, vi davano esecuzione arrestando l’uomo che al termine delle formalità di rito veniva condotto presso il carcere di Reggio Emilia.