Polo della Moda: è scontro tra le forze politiche
La città si divide dopo la decisione di Giuseppe Maramotti di recedere dalla costruzione di un Polo della Moda in quanto troppo divisiva

La decisione del gruppo industriale Max Mara di recedere con il comune di Reggio Emilia nella creazione di un Centro Moda nella zona delle ex fiere di Mancasale crea forte dibattito tra le tutte le forze politiche
PD: una Giunta responsabile
REGGIO EMILIA - Il segretario provinciale Massimo Gazza e la presidente Roberta Mori del partito democratico reggiano difendono l'operato della giunta e del sindaco di Reggio Marco Massari ricordando che hanno portato a compimento “con serietà e responsabilità il piano di attuazione di interesse pubblico, approvato con voto favorevole del consiglio comunale”.
Avs : gretta logica padronale
Per Marco Grimaldi, deputato di Avs, quello a cui abbiamo assistito “È una gretta logica padronale con cui un’azienda applica ritorsioni a un’intera città per allontanare le istituzioni dalle rivendicazioni del lavoro”.
Azione: una vicenda incredibile
Per Claudio Guidetti, Segretario regionale e segretario provinciale di Azione " “Quanto accaduto a Reggio Emilia, in merito al previsto Polo della Moda di Max Mara, ha dell’incredibile. Il sindaco, la giunta e il consiglio comunale hanno permesso che un progetto urbanistico e industriale di grande rilevanza per la città, ampiamente condiviso e strategico sotto ogni profilo, venisse compromesso da dinamiche sindacali interne all’azienda, del tutto estranee all’azione politica e amministrativa che dovrebbe stare alla base di chi deve guidare una città complessa nelle sue relazioni sociali ed economiche”.
FDL: un fatto gravissimo
Gianluca Vinci, deputato di Fdi, dopo la clamorosa rinuncia, da parte di Luigi Maramotti, presidente di Max Mara, a costruire il Polo della Moda da 100 milioni di euro alle ex Fiere motivandolo con il clima “divisivo” che si respirerebbe in città, "“Quanto accaduto all’operazione Polo della Moda è un fatto gravissimo".