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il bilancio
Nel reggiano il maggior numero di sanzioni in sei mesi di controllo del territorio da parte dei Nas
In tutto il semestre sono stati effettuati 279 accessi ispettivi

Nei primi sei mesi del 2025, i Carabinieri del Nucleo Antisofisticazioni e Sanità (N.A.S.) di Parma hanno condotto un’attività di controllo serrata lungo l’intera filiera alimentare delle province di Parma, Piacenza, Reggio Emilia e Modena.
Dietro un terzo dei controlli trovate irregolarità
REGGIO EMILIA - In tutto il semestre sono stati effettuati 279 accessi ispettivi; in 106 casi - vale a dire oltre un terzo delle verifiche - sono emerse irregolarità. Le violazioni hanno portato all’emissione di 187 sanzioni amministrative per complessivi 294.364 euro e al sequestro di più di 70.000 kg di prodotti alimentari non conformi, per un valore commerciale stimato di 1.256.050 euro.
Un lavoro collegiale
Dietro a questi numeri c’è un lavoro quotidiano, svolto spesso insieme ai Carabinieri dell’Arma Territoriale, Forestale e degli altri reparti specializzati, alle Aziende U.S.L. e agli ispettori dell’I.C.Q.R.F. (Ispettorato Centrale della tutela della Qualità e Repressione Frodi dei prodotti agroalimentari), che ha consentito di bloccare sul nascere situazioni potenzialmente pericolose per la salute dei consumatori.
Nel reggiano il maggior numero di sanzioni
La provincia di Reggio Emilia ha totalizzato 53 controlli, con 20 non conformità e 36 sanzioni che raggiungono 126.750 euro. A titolo di esempio: nell’Appennino Reggiano, i N.A.S. hanno scoperto una vera e propria macellazione clandestina all’interno di un’azienda agricola: sequestrati locali, attrezzature e 226 kg di formaggi privi di tracciabilità; il responsabile è stato denunciato e sanzionato. Sempre in montagna, un ristorante è stato trovato con 8 kg di carne di cinghiale senza etichette di origine e condizioni igieniche precarie; al gestore sono state irrogate sanzioni per 2.500 euro. A Reggio città, invece, un controllo in una pizzeria ha messo in luce pavimenti unti, ragnatele e ghiaccio stratificato nei congelatori, costando al titolare 1.000 euro.