Per violenza contro la ex compagna rifiuta il braccialetto: torna in carcere
Protagonista un 37enne italiano già con precedenti per reati contro il patrimonio

Un uomo di 37 anni, italiano e pregiudicato per reati contro il patrimonio e la persona, è stato arrestato nel pomeriggio di sabato 19 luglio 2025, dagli agenti della Squadra Mobile della Polizia di Stato di Reggio Emilia e condotto in carcere in esecuzione dell’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Reggio Emilia. L’uomo è gravemente indiziato dei reati di atti persecutori e violazione di domicilio, commessi ai danni della sua ex compagna.
Violenza contro la ex compagna
REGGIO EMILIA - Le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica di Reggio Emilia, diretta dal Procuratore Dott. Calogero Gaetano Paci, sono iniziate alla fine dello scorso mese di maggio, quando la vittima, una donna di nazionalità romena di 38 anni, si è presentata spontaneamente all’Ufficio Denunce della Questura di Reggio Emilia, denunciando le condotte persecutorie subite dall’ex compagno.
Aggredita
Secondo il racconto della donna, le vessazioni sarebbero iniziate nel 2022 e si sarebbero manifestate con minacce, offese, percosse e continue umiliazioni, spesso anche in presenza dei figli che la donna aveva avuto da una precedente relazione. In un episodio particolarmente grave, l’uomo avrebbe aggredito la compagna subito dopo il suo ritorno a casa, a seguito del parto della loro figlia.
Irruzioni nell'abitazione
L’uomo, assuntore abituale di sostanze alcoliche e stupefacenti, sarebbe progressivamente diventato sempre più geloso, aggressivo e pericoloso. Negli ultimi tempi, avrebbe messo in atto comportamenti via via più gravi: appostamenti, aggressioni a presunti rivali in amore, irruzioni nell’abitazione della vittima e minacce sempre più gravi.
Alla luce della gravità crescente delle condotte, la Procura ha ritenuto integrato il quadro indiziario e ha richiesto l’applicazione di una misura cautelare. L’indagato, inizialmente destinatario degli arresti domiciliari con braccialetto elettronico, ha rifiutato l’uso del dispositivo, rendendo necessario il suo trasferimento in carcere, dove si trova attualmente in attesa dell'interrogatorio di garanzia.