Castelnovo di Sotto

Sequestrato impianto illecito per il richiamo delle quaglie

A lanciare l'allarme alcuni cittadini che hanno chiamato la Polizia provinciale

Sequestrato impianto illecito per il richiamo delle quaglie

La Polizia provinciale di Reggio Emilia ha sequestrato un impianto acustico utilizzato illegalmente per il richiamo delle quaglie in un’area agricola di Castelnovo di Sotto, in località via Pescatora. Il dispositivo , composto da un amplificatore alimentato da una batteria per auto, è stato  azionato per riprodurre a forte volume il canto delle quaglie, attirando stormi di uccelli migratori verso i terreni su cui, il giorno successivo, è stata  esercitata l’attività venatoria.

Sequestrato impianto illecito per il richiamo delle quaglie

CASTELNOVO DI SOTTO – L’intervento è avvenuto dopo diverse segnalazioni giunte da cittadini e cacciatori, che nelle ultime settimane avevano udito suoni riconducibili a simili apparecchi – le cosiddette “quagliaie” – nei territori di Gualtieri, Castelnovo Sotto e Campegine Le verifiche si sono svolte in orario notturno, con sopralluoghi ripetuti e attività straordinarie di vigilanza ambientale, fino all’individuazione dell’impianto e al sequestro a carico di ignoti.

Pratica illecita

«Si tratta di una pratica illecita che danneggia la fauna selvatica e l’attività venatoria onesta – spiega il Comandante della Polizia provinciale Lorenzo Ferrari –. Questi strumenti vengono nascosti nei campi e programmati per accendersi automaticamente di notte, rendendo difficile l’individuazione dei responsabili. Tuttavia, grazie alla collaborazione dei cittadini e dei cacciatori regolari, continuiamo a contrastare comportamenti che mettono a rischio l’equilibrio naturale».

In forte diminuzione

La quaglia, pur essendo specie cacciabile, è in forte diminuzione negli ultimi decenni, anche a causa delle trasformazioni ambientali e di un prelievo eccessivo. L’uso di richiami acustici vietati rappresenta una violazione delle norme sulla tutela della fauna selvatica e può comportare sanzioni anche penali.

La Provincia di Reggio Emilia rinnova l’invito a segnalare comportamenti sospetti o fenomeni di bracconaggio contattando la Polizia provinciale, che continuerà le attività di vigilanza e controllo su tutto il territorio.