REGGIO EMILIA – In Emilia-Romagna la presenza del Fentanyl è ancora molto limitata, ma la Giunta ha messo a punto un piano strategico nel caso di diffusione del potente oppioide sul territorio regionale.
In Emilia-Romagna la presenza del Fentanyl è ancora molto limitata
Il documento è stato approvato nell’ultima seduta e prevede il coinvolgimento a più livelli di tutte le strutture sanitarie di prevenzione e assistenza. L’obiettivo è non farsi trovare impreparati: anche in Europa, infatti, la presenza del Fentanyl sui mercati illegali sta aumentando negli ultimi anni in maniera significativa.
Maschio con una età media di 45 anni
Dal monitoraggio attivato in Emilia-Romagna, però, tra ottobre 2024 e gennaio 2025 emerge ancora una diffusione molto limitata: su oltre 12mila screening eseguiti dalle Ausl di Piacenza, Parma, Reggio Emilia, Modena, Bologna, Imola, Ferrara e della Romagna, i soggetti positivi sono stati 16, pari allo 0,2%. Prevalentemente maschi (12 su 16), con un’età media di 45,2 anni e già utilizzatori di altre droghe.
Monitoraggio costante
Allo scopo di non abbassare la guardia, la Regione manterrà attivo il monitoraggio in maniera costante per verificare eventuali aumenti della presenza del Fentanyl. E nel caso di emergenza, il piano è pronto a entrare in azione: saranno coinvolti i SerDP, le unità di strada (per un’osservazione sul campo e la messa in pratica di azioni di riduzione del danno), la rete di Emergenza-Urgenza, il Centro regionale antidoti, le farmacie, i Laboratori clinici regionali fino agli istituti penitenziari.
Che cosa è il Fentanyl
Il Fentanyl è un oppioide sintetico con impiego analgesico, da 50 a 100 volte più potente della morfina. Sotto controllo medico viene usato per trattare il dolore in forma grave, ma è presente sui mercati illegali in diverse forme, liquide e in polvere. Nell’uomo può causare sedazione, confusione mentale, vomito, vertigini fino a sintomi potenzialmente letali come la depressione respiratoria, l’incoscienza e il coma.