Giallo di Toano, la confessione della moglie: Pedrazzini sarebbe morto per cause naturali
TOANO - Marta Ghilardini è stata convocata in procura per essere sentita dal PM che indaga sulla vicenda, Piera Giannusa. Da indiscrezioni sembrerebbe che nel corso dell'interrogatorio la donna abbia accusato la figlia Silvia e il genero Riccardo dell'omicidio del marito Giuseppe Pedrazzini, il 77enne trovato nel pozzo. Il movente, ancora non confermato, dovrebbe essere di tipo economico.
Pedrazzini morto per cause naturali?
La Ghirlandini è stata convocata insieme al suo avvocato, ed ha risposto a tutte le domande esponendo con cura i fatti in un discorso che suona tanto come una confessione.
Secondo quanto affermato dalla vedova, Pedrazzini sarebbe morto tra le sue braccia e per cause naturali, lo scorso 8 marzo. Una morte, quindi, tenute inspiegabilmente nascosta per mesi.
Si ipotizza un movente di tipo economico
A disfarsi del cadavere la figlia ed il genero, accusati insieme alla donna di omicidio, sequestro di persona e soppressione di cadavere, che si sono occupati di trascinarlo con un telo e farlo scivolare nel pozzo che l'uomo usava per annaffiare l'orto.
Stando così i fatti si ipotizza, quindi, che il movente sia di tipo economico: l'intento dei famigliari sarebbe quello di continuare a percepirne la pensione.
Le nuove disposizioni
Tutti e tre gli indagati, dopo aver trascorso quattro giorni in carcere, erano stati rilasciati, ma le nuove dichiarazioni hanno disposto l'obbligo di dimora per la signora Ghirlandini in un immobile di sua proprietà, mentre alla coppia è toccato l'obbligo di rimanere fuori provincia.