Reggio Emilia, sequestrati più di 700 bulbi di papavero da oppio e 2 chili di sigarette di contrabbando
Ogni bulbo di papavero contiene morfina ed ha un effetto narcolettico analogo a quello dell’eroina, con la quale ha in comune l’elevata dipendenza.
REGGIO EMILIA - La Guardia di Finanza del Comando Provinciale di Reggio Emilia, nell’ambito dell’attività di controllo economico del territorio reggiano, hanno scoperto - all’interno di un’attività di commercio al dettaglio della Provincia - un cospicuo quantitativo di bulbi di papavero da oppio essiccati, sostanze stupefacenti rientranti nella categoria degli oppiacei.
Sequestrati bulbi di papavero da oppio e sigarette di contrabbando
L’intervento, condotto dai finanzieri della Tenenza di Correggio, è scaturito a seguito del controllo di un cliente fermato nelle adiacenze dell’esercizio da una pattuglia e trovato in possesso di 66 bulbi della predetta sostanza stupefacente, nonché di farmaci, tutti appena acquistati. Di conseguenza, i Finanzieri hanno eseguito le perquisizioni all’interno dell’esercizio commerciale e, successivamente, presso gli immobili e le pertinenze di proprietà della persona che aveva materialmente effettuato la cessione, rinvenendo ulteriori 648 bulbi, per un peso complessivo di circa Kg. 1,255, sottoposti a sequestro.
Ogni bulbo di papavero, una volta svuotato ed essiccato, contiene morfina che può essere assunta masticando il tubero. In alternativa, quest’ultimo può essere fumato o utilizzato per preparare un infuso, con un effetto narcolettico analogo a quello dell’eroina, con la quale ha in comune l’elevata dipendenza.
Nell’ambito del servizio sono stati anche rinvenuti circa Kg. 1,700 di Tabacchi Lavorati Esteri di contrabbando, che sono stati sequestrati in via amministrativa per la violazione prevista dall’art. 291 bis, 2° comma, del D.P.R. n. 43/1973.
Le denunce
Sia il cedente che l’acquirente sono stati deferiti all’Autorità Giudiziaria per il reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti (art. 73, comma 5, del D.P.R. n. 309/90). Al cedente è stato, altresì, contestato il reato di esercizio abusivo della professione, di cui all’art. 348 del Codice Penale, per aver venduto sostanze medicinali in mancanza di titoli abilitativi alla funzione di Medico/Farmacista.
L’attività svolta rientra nel più ampio contesto del controllo del territorio - che il Comando Provinciale di Reggio Emilia attua e coordina - e testimonia il quotidiano impegno della Guardia di Finanza per contrastare tutte le forme di illegalità.