Dopo Omi festival anche Nameless a Reggio Emilia?
Oltre 100mila presenze, un enorme biglietto da visita per il territorio, e un indotto da milioni di euro: questo il bagaglio che potrebbe portare in dote
Un evento di caratura quantomeno nazionale ( ma in realtà vi hanno partecipato giovani che provengono da tutta Europa). Un festival che nel corso degli anni è diventato il più importante appuntamento per gli appassionati di musica elettronica e non solo. Stiamo parlando del Nameless, che dopo l'Omi festival potrebbe sbarcare in quel di Reggio Emilia. Oltre 100mila presenze, un enorme biglietto da visita per il territorio, e un indotto da milioni di euro: questo il bagaglio che potrebbe portare in dote il Nameless, festival storicamente in scena in provincia di Lecco, in Lombardia, ma che sta facendo gola alla terra emiliana.
Dopo Omi festival anche Nameless a Reggio Emilia?
Ma andiamo con ordine. Gli organizzatori del Nameless sono approdati a Reggio Emilia, per la prima volta, con un proprio festival di musica elettronica il 18 settembre. “Omi festival” ha attirato numerosissimi giovani da tutta la regione: l’entusiasmo è stato talmente tanto da aver indotto alcuni a pensare che il “Nameless” potesse trasferirsi dal 2024. O per meglio dire sembra che proprio gli organizzatori siano stati "corteggiati" .
Il ceo di Nameless Alberto Fumagalli
“In questa fase non stiamo cercando nuove location - aveva chiarito il ceo Alberto Fumagalli nei giorni scorsi - Ma con la crescita del festival è normale che arrivino nuove proposte. Abbiamo vissuto l’ospitalità emiliana, tra l’altro ci è stata concessa un’area pubblica gratuitamente e abbiamo avuto il patrocinio della Regione”.
E aveva aggiunto: “Da parte nostra abbiamo fatto investimenti sul territorio per il festival, anche per compensare un eventuale “disturbo”, ma dopo dieci anni che dimostriamo di avere un valore ci aspettiamo un riconoscimento dal territorio lecchese . Speriamo quindi che ci vengano date risposte concrete, magari valutando un accordo pluriennale proprio dal 2024”.
Dichiarazioni che ovviamente avevano fatto "accrescere" le speranze emiliane... Ad aggiungere carne al fuoco era stato poi Patrizio Sidoti, sindaco di Annone (Comune che ha ospitato l'ultima edizione del Festival) che aveva sottolineato di non aver ancora raggiunto accordi con gli organizzatori per il futuro.
Accordo pluriennale
In realtà smorzare gli entusiasmo emiliani è arrivata una nota dell'organizzazione. "Noi abbiamo definito un accordo pluriennale con la proprietà della location. Attendiamo da luglio una chiamata per la firma della famosa convenzione, con cui Nameless Srl si è offerta di devolvere un contributo – una nostra decisione volontaria e non un dovere, in quanto paghiamo già direttamente tutte le spese connesse all’evento – alle località che ci ospitano”. Ma non è detta l'ultima parola.