Blitz anti listeria

Ragnatele, sporco e alimenti scaduti trovati dai Nas in tre aziende reggine

Sospesa l'attività di una azienda casearia e multe per migliaia di euro

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Blitz dei Nas di di Parma in provincia di Reggio Emilia. I Carabinieri del Nucleo Anti sofisticazione, dopo i recenti episodi di intossicazione da Listeria legati con il consumo di alimenti crudi o a ridotta cottura come ad esempio würstel, hanno infatti disposto una serie di approfonditi controlli in Emilia Romagna (nel modenese sono stati sequestrati 7000 chilogrammi di carne)  e in tutto lo stivale.

1.095 le aziende di lavorazione e trasformazione di alimenti maggiormente esposti alla contaminazione da batterio Listeria (würstel, insaccati con stagionatura breve e prodotti similari) e  di prodotti caseari "visitate dai militari" e tra queste diverse aziende  in provincia di Reggio Emilia. In tre casi (in uno addirittura si è resa necessaria la sospensione dell'attività) sono riscontrate importanti (e inquietanti) irregolarità.

 

Ragnatele, sporcizia e intonaco a pezzi: multa e attività sospesa ad una azienda che produce Parmigiano Reggiano

Sporcizia, polvere, degrado e materiale che nulla aveva a che fare con la produzione di formaggio: questo i  Nas hanno trovato in una in una rivendita di prodotti caseari. Una situazione che ha spinto i militari a sequestrare 4 forme intere di formaggio parmigiano reggiano, dal valore complessivo di circa 1.600 euro. Non solo ma  sono state rilevate anche  carenze igienico sanitarie all’interno dell’area vendita che non ha offerto uno spettacolo incoraggiante tra ragnatele, sporco e intonaco staccato.

Come se non bastasse è  stata accertata la mancata predisposizione nel manuale di autocontrollo aziendale (H.A.C.C.P.) delle procedure relative alla sanificazione e pulizia del deposito nonché alle omesse operazioni di derattizzazione e monitoraggio degli agenti infestanti.

E ancora:  è stata e riscontrata la non corretta gestione delle procedure di rintracciabilità dei formaggi e dei salumi, dovuta alla mancata redazione del registro dei fornitori, e la mancata esibizione degli attestati di formazione per il personale alimentarista relativi al titolare ed ad un dipendente. Al legale rappresentante dell’attività è stata comminata una sanzione amministrativa di 2000 euro. Le criticità rilevate sono state segnalate all’AUSL di Reggio Emilia, che ha emesso un provvedimento di sospensione dell’attività di vendita di generi alimentari

 

Carne da smaltire... mischiata a quella da mangiare trovata dai Nas

Non è andata meglio in un  salumificio sempre della provincia di Reggio Emilia dove sono stati sequestrai 1579 kg di prodotti di carne destinati allo smaltimento. La merce, del  valore commerciale di circa  9.000  euro, è stata trovata dai Nas  all’interno di contenitori anonimi, privi di copertura e mischiati con altri prodotti alimentari destinati al consumo umano.

Pure qui sono state messe in luce  carenze igienico sanitarie dovute alla presenza di grosse formazioni di ragnatele nei locali di lavorazione e stoccaggio degli alimenti. Decisamente poco igienica la situazione  sul pavimento dove facevano brutta mostra  di resti di alimenti, grasso, sporco  e liquami da stagionatura salumi.  5000 euro, in questo caso, la multa che dovrà pagare il responsabile dell'azienda.

Alimenti scaduti e non tracciabili nello stabilimento avicolo

147 chili di alimenti, tra spezie, aromi, prodotti di carne sono infine stati sottoposti a sequestro amministrativo in uno stabilimento reggino che si occupa di lavorazione di carni avicole. La merce, dal valore commerciale di circa 3.000 euro, è stata trovata  in parte priva di sistema di rintracciabilità ed in parte scaduta. Anche qui sono state rilevate  dai Nas carenze igienico sanitarie all’interno delle celle frigo sulle pareti scrostate sporcizia e materiali mischiati. Al titolare dell’attività è stata comminata una sanzione amministrativa di 2000 euro.

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