l'inganno

Truffa da 1 milione di euro ed evasione fiscale: le indagini della Guardia di Finanza

I truffatori proponevano investimenti su immobili che gli investitori non hanno mai visto

Truffa da 1 milione di euro ed evasione fiscale: le indagini della Guardia di Finanza
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La Guardia di Finanza reggiana ha svolto un indagine per truffa ai danni di 4 persone, al termine della quale ha sequestrato 4 automobili di grossa cilindrata.

Truffa da 1 milione di euro

REGGIO EMILIA - L’indagine, condotta sotto il comando della Procura della Repubblica locale, trae origine da querele presentate da alcune parti offese, una delle quali noto imprenditore rubierese, per aver consegnato ingenti somme (all’incirca 1 milione di euro) a un soggetto di origini calabresi, accreditato peraltro da un terzo soggetto, reggiano, anch’esso indagato per i medesimi reati.

I denuncianti hanno dichiarato alle Fiamme gialle di aver pattuito, con la volontà di procedere a un investimento immobiliare, la consegna delle somme all’indagato principale, ma che, trascorso un congruo lasso di tempo, non vedendo un ritorno tangibile dell’investimento, hanno tentato di recuperare le somme senza rientrarne in possesso.

La strategia

Alla luce delle investigazioni condotte è emerso che gli indagati, con sistematicità, e in particolare il soggetto principale (presentandosi come intermediario e procuratore di un fondo comune di investimento immobiliare) hanno proposto alle parti offese investimenti immobiliari nel territorio di Reggio Emilia e Piacenza, con lo scopo di permettere di lucrare agli investitori, per mezzo di una cessione successiva a terzi degli immobili (e anche questa fase sarebbe stata curata dall’indagato, secondo quanto pattuito).

Una volta ricevuti i bonifici, non solo però le parti offese non hanno conseguito la proprietà di alcun immobile tra quelli proposti, ma non hanno ricevuto nemmeno la restituzione dell’ingente denaro versato.

Il sequestro

I finanzieri reggiani, a seguito di approfondimenti specifici, hanno constatato la riconducibilità in capo al principale indagato di quattro autovetture di lusso schermate da una società da lui rappresentata.

In particolare, una Aston Martin del valore di 187 mila euro, un’Audi A6 (intestata alla compagna di origini brasiliane) del valore di 84 mila euro, un’Audi RS6 del valore di 150 mila euro e un’Alfa Romeo Giulia del valore di 35 mila euro. La posizione fiscale della società intestataria delle auto è risultata fortemente incongrua rispetto al possesso di questi beni.

L’autorità giudiziaria, informata di queste circostanze dalla Guardia di Finanza, ha ritenuto di poter suppore che le auto fossero state acquistate con i proventi dell’attività delittuosa, e peraltro in evasione d’imposta, disponendone quindi il sequestro.

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