Il museo della Ceramica racconta una storia nata ben settemila anni fa
Vi siete mai chiesti come sia possibile che nella valle del Secchia, proprio a cavallo delle province di Modena e Reggio Emilia, sia nato un polo dedicato alla ceramica?
Bisogna andare a Fiorano Modenese, nel Castello di Spezzano, per scoprire una storia nata ben settemila anni fa nel territorio tra Reggio Emilia e Modena.
Il museo della Ceramica a Fiorano Modenese
MODENA – Una domanda che sorge spontanea è quella di come sia possibile che nella valle del Secchia sia nato un polo dedicato alla ceramica. Perché proprio a cavallo delle province di Modena e Reggio Emilia?
Le origini di tutto
I reperti archeologici affiorati nel corso degli anni hanno dimostrato che esistevano già settemila anni fa, in particolare a Fiorano Modenese, abili artigiani che impastavano la terra argillosa e ricavano manufatti in ceramica. Durante alcune campagne di scavi, in particolare quelle di Ferdinando Malavolti (importante archeologo e speleologo modenese nato nel 1913 e deceduto nel 1954) negli anni Cinquanta portarono alla luce un villaggio neolitico nella Cave di Fornace Carani dove emersero degli splendidi vasi lavorati e altre suppellettili in ceramica.
Le scoperte
Le scoperte dei reperti furono molto importanti tanto che Fiorano è considerata una delle culture più importanti del neolitico antico dell’Italia settentrionale che ha preso il nome di: “Cultura di Fiorano”. Tra il sesto e il quinto millennio a.C. esistevano delle fornaci a terra dove i vasi di argilla di varie forme, particolarmente unici quelli a forma quadrata, venivano modellati e cotti. Oltre ai vasi vi erano anche piatti e altri oggetti.
Dal 1996 a Fiorano Modenese è presente un museo che racconta l'evoluzione della ceramica sul territorio
Nel 1996 nel castello di Spezzano è stato istituito il museo della Ceramica di Fiorano dove in dieci sale scorre la storia della ceramica lunga ben settemila anni. La prima sala è sicuramente la più affascinante perché racconta la nascita di un’attività che continuò per secoli fino ad avere una vera e propria esplosione a partire dagli anni Sessanta del XX secolo dove le industrie ceramiche sorsero come i funghi da Scandiano nel reggiano fino a Maranello nel modenese.
Complice di questo grande sviluppo industriale che stravolse l’economia basata sull’agricoltura era la presenza di cave di argilla rossa e una grande richiesta di materiali per le costruzioni edilizie a livello nazionale che partii con il boom economico degli anni Sessanta. L’aspetto unico è che finito il boom economico il comprensorio delle ceramiche è stato in grado di allargare i propri confini di vendita in tutti gli angoli del mondo e di modificare in maniera decisiva le metodologie di produzione e il tipo prodotto sempre all’avanguardia dal punto di vista tecnologico.
Al museo per scoprire come l'argilla ha trasformato e reso ricco un territorio
Ma ritornando alla storia una visita al museo della ceramica che si trova all’interno del Castello di Spezzano nel comune di Fiorano Modenese permette di inquadrare in maniera esatta l’evoluzione della ceramica sul territorio dal Neolitico fino ad oggi. L’esposizione mostra le tecniche di lavorazione, i vari tipi di fornaci, le decorazioni. Nelle varie sale sono evidenziate, tramite pannelli, plastici, ricostruzioni ambientali ed esposizione di reperti autentici o in copia, le diverse fasi della produzione fittile dal Neolitico all'età contemporanea.
Si osserva il ciclo della produzione ceramica dalla preparazione delle argille alla cottura della ceramica, ai diversi tipi di fornace a partire dalle buche del Neolitico, alle fornaci Hoffman, agli impianti a ciclo continuo fino ai forni a tunnel, alle varie forme e alla qualità delle decorazioni. Completa il percorso delle dieci sale del museo la Raccolta contemporanea, composta da opere ceramiche che rappresentano diverse tendenze artistiche. E' presente inoltre un Laboratorio della Ceramica che offre ai visitatori di avvicinarsi all'esperienza della manipolazione della creta. Nel 2023 il museo ha aperto al pubblico il 4 marzo e rimarrà aperto fino al 26 novembre. Gli orari apertura ordinaria: da marzo a ottobre, sabato e domenica ore 15-19. Sabato e Domenica ore 15-18 (mese novembre). La visita è libera e gratuita (non guidata).
Per informazioni: Telefono: tel. 0536 833 412
Email: cultura@comune.fiorano-modenese.mo.it
Niro Lupaio