Leila Kurti, la bimba di 6 anni morta dopo un incidente a Bologna: indagato anche il padre
La piccola ha lottato per 18 giorni tra la vita e la morte, ma alla fine non ce l'ha fatta
È una tragedia che ha sconvolto l'intera comunità di San Polo d'Enza. Dopo 18 giorni di lotta in terapia intensiva, la piccola Leila Kurti, di soli 6 anni, ha perso la sua battaglia per la vita. Era stata coinvolta in un terribile incidente avvenuto lo scorso 14 giugno sulla tangenziale di Bologna, mentre stava andando in aeroporto insieme al papà Gentjan e alla sorellina di 4 anni.
Leila Kurti, la bimba di 6 anni morta dopo un incidente a Bologna
SAN POLO D'ENZA - Un'auto è sopraggiunta a una velocità altissima e ha tamponato quella su cui viaggiavano i Kurti con forza devastante. Le conseguenze sono state tragiche, e Leila è stata la più colpita. Nonostante il lavoro dei medici e i giorni trascorsi a lottare, la piccola non ce l'ha fatta.
Il triste annuncio del papà
La notizia della sua morte è stata annunciata dal padre ieri pomeriggio, con un messaggio di addio. Il dolore provato dalla famiglia, di origini albanesi ma residente a San Polo da molti anni, è enorme e incalcolabile.
Anche la comunità locale, che conosce e stima i Kurti, è profondamente colpita da questa tragedia. Il padre era stato anche consigliere comunale per FdI.
Si attende l'autopsia
Mentre il padre sperava di poter riavere la sua piccola Leila per poter celebrare il funerale insieme alla madre Manjola, ieri ha ricevuto un avviso di garanzia e la notizia che il corpo della bambina avrebbe dovuto essere sottoposto ad autopsia, rimandando a data sconosciuta i funerali e prolungando l'agonia già insopportabile.
Attualmente, l'auto su cui viaggiava la bimba è sotto sequestro, mentre l'Audi è già stata rottamata.
Indagato anche il papà
Due sono gli indagati: l'autista modenese che ha causato l'incidente e il padre di Leila, come atto dovuto.
La Procura sta cercando di accertare se la bambina fosse correttamente legata con le cinture di sicurezza.
“Non riesce a capire perché sia finito anche lui sotto indagine. Ho cercato di spiegargli che si tratta di un atto dovuto della Procura - ha detto l'avvocato dell'uomo. - Se prima si parlava di lesioni gravi, adesso la situazione è più complessa. Prima l’indagine della polizia stradale sul sinistro procedeva su un certo binario, ma dal momento che è arrivata in Procura la notizia di reato, cioè che la bambina aveva cessato di vivere, si è aperto un fascicolo per omicidio stradale. Tecnicamente Kurti è il responsabile civile rispetto ai trasportati, le sue bambine. Verranno anche sequestrate le cartelle cliniche, per verificare che una volta ricoverata, Leila abbia ricevuto tutte le cure appropriate e necessarie".