Migranti: crescono a dismisura gli arrivi, ma a Reggio Emilia non c'è più posto

Aumenta il numero di migranti che sbarcano nel nostro Paese e la situazione a Lampedusa è piuttosto critica. La città di Reggio Emilia si sta impegnando al massimo per accogliere queste persone, ma sta incontrando molta difficoltà a rispondere a numeri così elevati in un lasso di tempo tanto breve.

Migranti, crescono a dismisura gli arrivi

REGGIO EMILIA - Negli ultimi mesi, la situazione di instabilità politica e sociale in diverse regioni del Nord Africa, tra cui la Tunisia, ha portato a un aumento delle partenze di migranti verso l'Italia.

Tra gli sbarchi più frequenti, quello a Lampedusa risulta essere un vero e proprio punto di riferimento, ma in questo momento la situazione è al collasso e Lampedusa si trova in gravi difficoltà nel gestire il continuo flusso di arrivi. La drammaticità della situazione si riflette anche nella mancanza di una risposta comune e coordinata a livello europeo per affrontare l'emergenza migratoria.

A Reggio Emilia non c'è più posto

Il dato allarmante è che nonostante gli accordi recenti con l'Italia, il numero di partenze dirette verso l'Italia è aumentato del 60%. In particolare, nella città di Reggio Emilia, sono state accolte finora circa 1600 persone quest'anno, con un flusso che continua ad aumentare settimana dopo settimana (la media degli arrivi è di 40-50 persone). Questo sta mettendo a dura prova il sistema di accoglienza diffusa, il quale si basava su posti limitati.

A causa di questa crescente domanda, molti migranti non riescono a trovare una casa, nonostante abbiano un lavoro sicuro e un reddito. La mancanza di alloggi adeguati rappresenta un grave problema per l'integrazione di queste persone.

La Francia ha deciso di chiudere le porte

Inoltre, è importante notare che molti dei migranti considerano Reggio Emilia solo una tappa nel loro percorso migratorio. Il loro obiettivo principale è raggiungere altri paesi europei, come la Francia. Tuttavia, anche la Francia ha annunciato di voler chiudere le porte all'accoglienza dei migranti, complicando ulteriormente la situazione e rendendo più difficile il loro obiettivo.