L'evento

Aterballetto in versione site specific de "il combattimento di Tancredi e Clorinda"

Nella serata di martedì 22 ottobre in due appuntamenti presso la Sala degli Specchi al Teatro Valli di Reggio

Aterballetto in versione site specific de "il combattimento di Tancredi e Clorinda"
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Interessante appuntamento culturale questa sera al Teatro Valli di Reggio Emilia.

Per Festival Aperto

CCN Aterballetto va in scena per il Festival Aperto Reggio Emilia martedì 22 ottobre 2024 (ore 19 e, in replica, alle ore 21) alla Sala degli Specchi del Teatro Valli con la versione site specific de ll combattimento di Tancredi e Clorinda, l’incontro tra uno straordinario testo letterario, la musica di Monteverdi, uno sguardo teatrale, canto e interpreti di danza.

Gli interpreti

La regia è curata da Fabio Cherstich, affermato regista che dal 2021 collabora anche con il CCN/Aterballetto in veste di curatore degli allestimenti. I movimenti scenici sono affidati a Philippe Kratz, già danzatore di Aterballetto e ora coreografo, che ha debuttato nel 2023 al Teatro alla Scala e lavora stabilmente in Germania. I danzatori sono Gador Lago Benito e Alberto Terribile.

Mi ispiro alla body art

Nel concepire questa nuova creazione – spiega Fabio Cherstich - mi ispiro esplicitamente alla body art, in particolare al lavoro di Marina Abramović e Ana Mendieta, che esplorano la connessione tra il corpo, la terra e i riti primordiali e delle origini. Voglio che il combattimento rifletta la relazione dei protagonisti con lo spazio circostante, incorporando elementi naturali nella loro assurda danza di morte. Una voce sola darà vita a tre personaggi: il testo stesso, Tancredi e Clorinda si fonderanno nel corpo e nel suono di un controtenore”.

Opposizione dei ruoli

Una lettura più filosofica o psicoanalitica di questa lotta dalla quale i due protagonisti escono sconfitti, ingannati e solitari, mi appare molto più interessante – spiega Philippe Kratz - . Nell’opposizione dei due ruoli c’è già un mondo (…) L’assurdità dell’atto si manifesta quando una delle due persone perde la vita, e realizziamo che l’altra persona, comunque, non ha vinto… una ferita forte e condivisa, che rimane su entrambi i corpi. Sono quindi due persone che combattono tra di loro o forse è una persona che lotta con sé stessa?

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