Ambiente e salute: in Emilia Romagna nasce Srps, il Sistema regionale prevenzione salute dai rischi ambientali e climatici
Il sistema è concepito per migliorare le politiche e le strategie della prevenzione primaria
L'Emilia Romagna guarda alla salute dei propri cittadini, ma anche alla tutela dell'ambiente e alle patologie che legano questi due elementi. Per questo ha deciso di fondare il Srps, per rafforzare la prevenzione dei rischi ambientali e tutelare quanto possibile la salute delle persone.
In Emilia Romagna nasce Srps
REGGIO EMILIA - Guarda alla strategia “One health (Una sola salute)”, identificata come obiettivo prioritario dalle Nazioni unite nel 2008, il Sistema regionale prevenzione salute dai rischi ambientali e climatici (Srps), istituito formalmente dalla Giunta regionale dell'Emilia-Romagna per la gestione integrata di temi afferenti ad ambiti che fino a oggi hanno trovato difficoltà ad avere relazioni strutturate: ambiente, clima, salute umana e animale.
L'idea
Il sistema è concepito per migliorare e armonizzare le politiche e le strategie di attuazione della prevenzione primaria (azioni o interventi volti ad evitare l'insorgenza di malattie nelle persone sane) e della risposta del Servizio sanitario alle malattie acute e croniche, trasmissibili e non, associate a rischi ambientali.
Il suo compito primario è di assicurare il coordinamento e il potenziamento dell’integrazione delle attività delle strutture del territorio che operano a tutela della salute collettiva, rispetto ai rischi ambientali e climatici, in coerenza con le disposizioni nazionali che hanno creato il Sistema nazionale prevenzione salute dai rischi ambientali e climatici (Snps).
Un'organizzazione innovativa
In questo processo di cambiamento un ruolo fondamentale sarà giocato dalla digitalizzazione e, in generale, dallo sviluppo e messa in comune di una nuova piattaforma operativa per lo scambio dei dati di cui facilitare la lettura integrata per pervenire a una complessiva valutazione del rischio.
La vicepresidente della Regione con delega all’Ambiente, Irene Priolo, e l’assessore alla Politiche per la salute, Raffaele Donini sottolineano che si tratta di
“un grande passo in avanti per la tutela della salute, un'innovazione organizzativa che permette di rendere ancora più efficienti attività che già vengono svolte, ma che in questa nuova modalità assicureranno risposte sempre più puntuali.
Ambiente e salute sono strettamente intrecciati e proprio da qui si parte per una nuova azione coordinata. In questo modo superiamo i vincoli istituzionali e le barriere disciplinari e territoriali, andando oltre la logica che vedeva la promozione della salute come esclusiva dell'ambito sanitario, allargando la prospettiva per garantire il benessere collettivo.
Questa è la logica della strategia One health ed è in questa direzione che intendiamo investire con determinazione”.
Il ruolo di Arpae
Per il direttore generale di Arpae, Giuseppe Bortone
"L’integrazione è la parola chiave del nuovo sistema Srps, di cui Arpae fa parte a pieno titolo, perché solo partendo dalla consapevolezza della necessità di mettere insieme molteplici conoscenze, competenze e metodologie si può arrivare a una risposta efficace e garantire la tutela degli ecosistemi naturali e della salute umana e degli animali.
Questo è un ulteriore tassello nello sviluppo di un nuovo metodo di lavoro che consentirà alle principali istituzioni tecnico-scientifiche a tutti i livelli, da quello nazionale a quelli regionale e locale, di collaborare al meglio per cercare le soluzioni e le risposte ai tanti temi che l’ambiente, il cambiamento climatico e la salute di tutti ci pongono di fronte”.
Srps in Emilia-Romagna
Le funzioni del Sistema Srps dell’Emilia-Romagna sono assicurate dal Settore Prevenzione collettiva e Sanità pubblica della Regione, con altre due Direzioni generali regionali: Cura del Territorio e dell’ambiente e Agricoltura, caccia e pesca; insieme ai Dipartimenti di Sanità pubblica delle Aziende Usl e ad Arpae.
Completano il sistema Srps i laboratori dell’Istituto zooprofilattico sperimentale della Lombardia e dell’Emilia-Romagna, dell’Istituto di Ricovero e cura a carattere scientifico (Irccs) - Azienda ospedaliero-universitaria di Bologna (Tossicologia occupazionale e ambientale della Medicina del lavoro e Unità di microbiologia) e quello dell’Azienda Usl della Romagna (U.O. Microbiologia). A queste strutture pubbliche si aggiunge la Fondazione Centro ricerche marine (Crm) di Cesenatico (FC).
Il Srps opererà in continuità con il Piano regionale della prevenzione 2021-2025 che include espressamente specifici o programmi finalizzati alla "tutela della salute dai fattori di rischio presenti nell’ambiente" (sia outdoor sia indoor) e alla "promozione di progetti/programmi di miglioramento dell’ambiente e di riduzione dell’impatto sulla salute".
Il Sistema nazionale prevenzione salute dai rischi ambientali e climatici (Snps)
Si tratta di una delle azioni di riforma della Missione 6 – Salute del Pnrr, finalizzata alla “Definizione di un nuovo assetto istituzionale sistemico per la prevenzione in ambito sanitario, ambientale e climatico”, in linea con un approccio integrato (One health). L’attuazione di tale riforma è avvenuta con il decreto legge 30 aprile 2022, n. 36 (L. 79/22) che istituisce il Snps e individua, tra l’altro, le funzioni e i soggetti che ne fanno parte citando espressamente i Dipartimenti di Prevenzione delle Ausl, le Regioni, gli Istituti Zooprofilattici, l’Istituto superiore di sanità e il Ministero della Salute. Il suo sviluppo è sostenuto dal Piano nazionale per gli investimenti complementari (Pnc), al cui interno è ricompreso.