Sanità

“Assist Group” dona all’Immunologia Oculare del Santa Maria Nuova un’apparecchiatura biomedica tecnologicamente avanzata

Il nuovo strumento, un sistema Spectralis OCT2 COMPACT con modulo angiotomografia (OCTA), rappresenta un significativo avanzamento tecnologico nella diagnosi tempestiva e nel follow-up delle uveiti

“Assist Group” dona all’Immunologia Oculare del Santa Maria Nuova un’apparecchiatura biomedica tecnologicamente avanzata
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Assist Group, realtà leader nel settore del marketing e dell’innovazione tecnologica a livello internazionale, ma con profonde radici nel territorio emiliano, ha donato una apparecchiatura biomedica alla Struttura Dipartimentale di Immunologia Oculare dell’Arcispedale Santa Maria Nuova di Reggio Emilia diretta dal professor Luca Cimino.

Al Santa Maria  un’apparecchiatura biomedica  avanzata

REGGIO EMILIA - Il nuovo strumento, un sistema Spectralis OCT2 COMPACT con modulo angiotomografia (OCTA), rappresenta un significativo avanzamento tecnologico nella diagnosi tempestiva e nel follow-up delle uveiti, patologie infiammatorie dell’occhio che, se non trattate precocemente, possono compromettere gravemente la vista dei pazienti. Grazie a questa donazione, sarà possibile offrire cure ancora più puntuali ed efficaci, migliorando concretamente la qualità dell’assistenza offerta a chi ne ha più bisogno.

L’Uveite

L’uveite è una malattia infiammatoria oculare di cui risulta difficile stimare l’incidenza, che frequentemente è spia di altre patologie, quali infezioni o malattie reumatiche. Colpisce in particolare gli adulti dai 20 ai 50 anni, in piena età lavorativa. Nonostante sia considerata una malattia rara essa può causare cecità nel 10-15% dei casi. All’ambulatorio di Immunologia Oculare del Santa Maria Nuova afferiscono 4/5 nuovi casi ogni giorno, nella maggioranza dei casi provenienti dalla regione Emilia-Romagna (57%), ma con un’alta attrattività anche dalle altre regioni, poiché il centro uveiti di Reggio Emilia rappresenta un riferimento a livello nazionale. Queste patologie possono essere associate a malattie sistemiche, che non risparmiano neanche i bambini – come nei casi di artrite idiopatica giovanile – oppure a infezioni, come herpes, sifilide, tubercolosi e citomegalovirus. Sono queste ultime le uveiti per cui è possibile risalire alla causa grazie al prelievo di fluidi oculari e alla ricerca di agenti patogeni. Esistono, inoltre, patologie che assomigliano molto alla uveite, come è il caso dei linfomi oculari nei quali la diagnosi è fondamentale non solo per salvare la vista, ma per la sopravvivenza del paziente.

La Struttura Semplice Dipartimentale di Immunologia Oculare dell’Ausl IRCCS di Reggio Emilia ha a disposizione 1 posto letto per la degenza ordinaria e 1 posto letto per la degenza in Day Hospital. Oltre che dal suo responsabile è composta dai medici-oculisti: Elena Bolletta; Luca De Simone; Fabrizio Gozzi; Pietro Gentile; dall’ortottista: Chantal Adani;dal Clinical Research Coordinator: Andrea Fusco. Il lavoro quotidiano è reso possibile grazie alla fattiva collaborazione degli infermieri del Day Hospital coordinati dalla signora Sara Morabito e di quelli della Degenza coordinati dalla signora Sonia Venturi. L’immunologia oculare collabora costantemente con l’Oculistica diretta dal dottor Marco Vecchi.

Che cos’è l’OCT

L’OCT (Tomografia a Coerenza Ottica) è una tecnica di imaging non invasiva fondamentale nella gestione delle uveiti, poiché permette una valutazione dettagliata delle strutture retiniche e lo studio accurato del nervo ottico. Serve a visualizzare e quantificare la presenza di edema maculare o del disco ottico, una delle complicanze più comuni dell’uveite. Consente inoltre di monitorare la risposta al trattamento farmacologico, valutando le modificazioni anatomiche della retina e del nervo ottico durante la terapia con corticosteroidi, immunosoppressori o farmaci biologici. Tale esame è di grande utilità anche nei pazienti pediatrici o non collaboranti perché permette di ottenere immagini ad alta risoluzione della retina e del nervo ottico in modo rapido, non invasivo e senza contatto diretto con l’occhio.

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