Bologna: inaugurato il Cersaie, il Salone Internazionale della Ceramica
Il presidente della provincia di Reggio Emilia ha messo in luce i traguardi del salone, ma anche i rischi a cui va incontro in questi tempi critici
E' stato inaugurato ieri al quartiere fieristico di Bologna il Cersaie, il Salone Internazionale della Ceramica. A partecipare all'evento anche il presidente della provincia di Reggio Emilia, Giorgio Zanni, e il ministro Roberto Cingolani, che hanno poi approfittato dell'occasione per visitare numerose aziende del Distretto.
Inaugurato il Cersaie
BOLOGNA - "Il distretto ceramico, che proprio a cavallo tra la nostra provincia e quella di Modena ha il suo cuore pulsante, rappresenta una delle più avanzate espressioni del Made in Italy in tutto il mondo. Da quasi 40 anni Cersaie mette in mostra le eccellenze di prodotto, la ricerca, l’intraprendenza ed il grande lavoro che imprese e imprenditori, lavoratori, professionisti ed operai mettono insieme in campo per rendere questo il primo distretto ceramico al mondo. Un settore trainante per l’intero Paese che lo scorso anno ha fatturato 7,5 miliardi di euro occupando più di 26.000 lavoratori diretti, che ha saputo superare al meglio anche gli ostacoli della pandemia, che ha sempre continuato ad investire in innovazione e che si trova oggi a cogliere le sfide anche dello sviluppo sostenibile e della transizione ecologica". – commenta il presidente Giorgio Zanni.
Una crescita a rischio
"Anche quest’anno si registrano ordinativi record per la ceramica. Una crescita pregiudicata però dall’insostenibile aumento dei costi del gas, dell’energia e delle materie prime provocati principalmente dalle tensioni geopolitiche e dalle speculazioni finanziarie che stanno drammaticamente compromettendo la stabilità del settore. Per questo è fondamentale che il governo, quello uscente come il nuovo che si formerà nei prossimi giorni, intervenga in tempi rapidi con provvedimenti in grado di ridurre l’impatto di questo insostenibile aumento dei costi, scongiurando la crisi di uno dei distretti industriali più importanti d’Italia e d’Europa, ed evitando soprattutto ripercussioni sociali ed economiche su aziende, famiglie e lavoratori".