CGIL: su Seta Reggio deve avere più voce
Per CGIL "servono risposte concrete e uno scatto di responsabilità da parte di tutti i soggetti coinvolti"

La CGIL di Reggio Emilia ha emesso in queste ultime ore un suo comunicato sulla grave situazione che colpisce Seta l'azienda di trasporti pubblici della nostra provincia.
CGIL: su Seta Reggio deve avere più voce
REGGIO EMILIA - “Quanto emerso sulla stampa odierna relativa al cosiddetto “piano di rilancio” di Seta appare grave ed anche al limite del grottesco: siamo di fronte ad un’Azienda che decide di non dare alcuna risposta alle rivendicazioni dei dipendenti, neppure dopo anni di scioperi e segnalazioni relative alle pessime condizioni di lavoro, alla cronica carenza di personale e al “fuggifuggi” di chi è già assunto”.
Così la Cgil di Reggio Emilia che denuncia da anni, unitamente alla Filt, problemi e disservizi del trasporto pubblico locale.
Una dirigenza distaccata dalla realtà
“Occorre prendere atto che ci troviamo davanti ad una dirigenza totalmente distaccata dalla realtà e incapace di capire il ruolo fondamentale dei dipendenti negli andamenti aziendali, a maggior ragione in quelle realtà in cui si fatica a reperire personale – si legge nella nota della Cgil – Allo stesso modo vediamo l’indifferenza di chi dirige l’Azienda verso il livello qualitativo del servizio offerto alla cittadinanza e all’utenza che sui suoi mezzi deve viaggiare”.
Insufficiente
“Seta appare una società ostinata nel continuare a percorrere strade già battute, seppur rivelatesi totalmente inadeguate, quale ad esempio la famigerata “academy” che si è dimostrata negli anni totalmente insufficiente a dare risposte in termini di nuova occupazione – sottolinea Luca Chierici della Segreteria confederale Cgil – Incomprensibile anche la mancata risposta, a mesi di distanza, sulla possibilità di ricevere circa 150mila euro dagli Enti locali reggiani da investire a favore dei dipendenti, tema sul quale ci aspettiamo una risposta definitiva nel corso dell’incontro previsto per la prossima settimana presso la Provincia di Reggio Emilia”.
Reggio deve avere un suo ruolo
“Riteniamo che Reggio non possa e non debba rinunciare ad un proprio ruolo in questa partita, serve uno scatto di responsabilità da parte di tutti i soggetti coinvolti, a partire dagli amministratori locali che devono riappropriarsi del loro ruolo di rappresentanti dei cittadini in qualità di veri proprietari dell’azienda e iniziare a determinare la direzione delle scelte strategiche per il TPL reggiano – continua Chierici – Investire su un TPL nuovo ed attrattivo non si riduce nell’investimento in nuovi mezzi: servono interventi a 360 gradi a partire dal fronte occupazionale”.