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Coldiretti: dazi, con incertezza scende export da +11% a +0,4%

È quanto emerge dall’analisi della Coldiretti su dati Istat diffusa in occasione dell’Assemblea della Coldiretti alla presenza di agricoltori provenienti da tutta Italia

Coldiretti: dazi, con incertezza scende export da +11% a +0,4%
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L’incertezza legata all’evolversi della situazione e i dazi aggiuntivi minacciati dal Presidente Trump hanno fermato la crescita in valore dell’export agroalimentare italiano in Usa, che a maggio è crollata al +0,4%, con risultati peraltro negativi per tutti i prodotti più esportati, dal vino all’olio fino a formaggi e passata.

Coldiretti: dazi, con incertezza scende export

REGGIO EMILIA - È quanto emerge dall’analisi della Coldiretti su dati Istat diffusa in occasione dell’Assemblea della Coldiretti alla presenza di agricoltori provenienti da tutta Italia assieme al presidente nazionale Ettore Prandini e al segretario generale Vincenzo Gesmundo. Presenti, tra gli altri, Raffaele Fitto, vicepresidente esecutivo della Commissione europea e Commissario europeo per la politica regionale e di coesione, lo sviluppo regionale, le città e le riforme, e Francesco Lollobrigida, Ministro dell’Agricoltura e della Sovranità alimentare. Assieme agli oltre cento dirigenti di Coldiretti Emilia Romagna guidati dal Presidente, Luca Cotti e dal Direttore, Marco Allaria Olivieri, presente all’assemblea anche una delegazione di Coldiretti Reggio

Momento di confronto

Un momento di confronto sul futuro dell’agricoltura italiana ed europea alla luce delle scelte di bilancio dell’Unione, con il taglio del 20% dei fondi Pac 2028-2034, e dell’impatto dei dazi americani sull'economia del Paese e sulla vita dei cittadini.

Penalizzate alcune filiere cardine

Dopo un primo trimestre dell’anno dove le esportazioni agroalimentari hanno fatto segnare una crescita media in valore dell’11%, da aprile (primo mese di applicazione dei dazi aggiuntivi al 10%), si è passati al +1,3%, per poi scendere ulteriormente a maggio. A pesare è anche il fatto che le tariffe aggiuntive sono andate a sommarsi a quelle già esistenti, penalizzando in particolar modo alcune filiere cardine. Attualmente i formaggi pagano un dazio al 25%, il pomodoro trasformato e le marmellate e confetture al 22%, i vini intorno al 15%, la pasta farcita al 16%, secondo l’analisi Coldiretti.

In recupero solo il vino

Il risultato è che a maggio sono calate le esportazioni in valore per alcuni dei prodotti simbolo, dall’olio extravergine d’oliva (-17%) ai formaggi (-4%) fino al pomodoro trasformato (-17%), mentre sul fronte del vino si segnala un recupero del 3% rispetto al dato negativo di aprile.