REGGIO E,MILIA

Covid, cresce il numero delle persone colpite (anche se oggi si presenta come una influenza)

I sintomi più frequenti sono disturbi delle vie respiratorie, mal di gola, tosse, mal di testa, senso di affaticamento

Covid, cresce il numero delle persone colpite (anche se oggi si presenta come una influenza)
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Anche se è ancora sotto controllo il Covid torna a farsi sentire nel reggiano. Infatti si registrano casi in aumento a quella che oggi appare poco più che una semplice influenza.

I casi sono in netto aumento

REGGIO EMILIA - Con la fine dell’estate, ecco riaffacciarsi il Covid in tutta la provincia di Reggio Emilia. Nessun allarme anche se i casi sono in netto aumento. Secondo la testimonianza dei diversi reggiani  interessati in questi giorni da questa variante si tratta di poco più di una influenza. 

La variante si chiama "Eris"

Per i sanitari stiamo parlando più propriamente della variante “Eris” che appare quella più diffusa in questo momento non solo nel reggiano ma anche in Italia ed  appare la più resistente agli anticorpi.

Fa parte della grande famiglia di Omicron. Per le persone colpite nessuna  quarantena e nessun tracciamento, ma appunto una grande febbre e spossatezza in generale.

Ventiquattro le persone ricoverate nei reparti

Secondo quanto riferito i numeri di questa variante sono letteralmente  esplosi: ad agosto un solo ricoverato positivo, con questo fine settembre 2023  erano 24 le persone  ricoverate nei vari reparti. Lo ha confermato la direttrice generale dell’Ausl reggiana, Cristina Marchesi, durante una intervista.

Annunciata una nuova campagna vaccinale

Sempre in questa dichiarazione la direttrice Marchesi ha ricordato che

"I pazienti che contraggono l’infezione presentano sintomi simili a quelli delle precedenti sottovarianti Omicron, quindi principalmente disturbi delle vie respiratorie, mal di gola, tosse, mal di testa, senso di affaticamento e dolori muscolari e articolari. Dalla prossima settimana già annunciata una nuova campagna di vaccinazione destinata a fragili e anziani. Perché, secondo il ministero, anche se siamo usciti dalla fase pandemica, il virus può essere ancora una minaccia per i soggetti a rischio."

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