Sanità

Covid, crescono gli ammalati ma non è ancora emergenza

Marco Massari Usl Reggio: nessun allarme, ma prudenza. Anche nell’uso delle protezioni individuali come la mascherina

Covid, crescono gli ammalati ma non è ancora emergenza
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Situazione ancora sotto controllo a Reggio e in tutta la provincia per il diffondersi del virus legato al Covid. In appena tre giorni i ricoveri sono aumentati di quasi il  cento per cento.

Un paziente è finito in terapia intensiva

REGGIO EMILIA - Nel giro di tre giorni si è passati da 11 a 20 persone ricoverate in ospedale per Covid, con un paziente finito in terapia intensiva.

Non essendo più attivo il monitoraggio con i tamponi molecolari, il numero dei ricoverati è quello che oggi fornisce il quadro più preciso dell’andamento dell’epidemia: appunto da 11 a 20 in appena tre giorni. Era da aprile che in provincia non si vedevano questi numeri.

Siamo in una fase di ripresa dell'infezione

In una dichiarazione Marco Massari, direttore del reparto di Malattie Infettive dell’Ausl ha ricordato che

"siamo in una fase di ripresa dell’infezione e nei mesi a venire i casi aumenteranno ulteriormente con la ripresa delle scuole e con il freddo. Per ora nessun allarme, ma prudenza. Anche nell’uso delle protezioni individuali come la mascherina: nei presidi sanitari e dove ci sono persone fragili è bene tenerla, al di fuori va fatta una valutazione individuale. E’ presumibile che a Reggio si continuerà a fare i tamponi alle persone che devono essere ricoverate in ospedale, sebbene sia consigliato solo nei reparti con persone fragili. Le persone fragili sono in tutti i reparti, in via prudenziale credo che continueremo a farli”.

Per Marco Massari esiste anche una buona notizia:

"Il virus attualmente in circolazione con  le ultime varianti sono tutte “figlie di Omicron” e come tali vanno trattate. “Significa che danno gli stessi sintomi e dunque la stessa risposta ai vaccini."

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