Crescono le assunzioni nel settore dei servizi di alloggio e ristorazione in provincia di Reggio Emilia
I dati sono stati elaborati dall'Ufficio Studi della Lapam Confartigianato
A novembre 2024, dato più aggiornato disponibile, le imprese del settore dei servizi di alloggio e ristorazione e servizi turistici della provincia di Reggio Emilia prevedono di effettuare nei prossimi 3 mesi 1.890 assunzioni, segnando un +11,2% di assunzioni previste rispetto al trimestre che va da novembre 2019 a gennaio 2020 e un +1,1% rispetto al periodo che va da novembre 2023 a gennaio 2024.
Crescono le assunzioni nel settore dei servizi di alloggio e ristorazione
REGGIO EMILIA - In particolare, per esercenti e addetti nelle attività di ristorazione a novembre 2024 sono previste 620 assunzioni nelle imprese della provincia reggiana, di cui quasi una su due (precisamente il 44,1%) difficile da reperire. Sono i principali dati che risaltano grazie a un’indagine elaborata dall’ufficio studi Lapam Confartigianato relativa a un’analisi sull’andamento della stagione turistica invernale.
Turismo invernale
Analizzando più nel dettaglio i numeri contenuti nello studio, i mesi invernali di gennaio, febbraio, marzo e dicembre incidono per il 27,9% delle presenze turistiche (ossia dei pernottamenti) in provincia di Reggio Emilia nell’intero anno. Nell’ultima stagione invernale di cui si dispongono dati sul turismo, ossia da dicembre 2023 a marzo 2024, si sono registrate quasi 207 mila presenze nel territorio provinciale, il 75,8% di questi pernotti dovuto a turisti italiani: un calo tendenziale di 9 mila presenze rispetto alla stagione invernale precedente che corrisponde a un -4,4%.
Calano gli Italiani
La dinamica dell’ultimo anno è determinata dal calo del turismo domestico (-6,4%), mentre crescono i pernotti di turisti provenienti da paesi esteri che segnano un +2,5%. Rispetto ai dati della stagione invernale 2018-2019 (periodo privo di qualsiasi effetto da Covid), Reggio Emilia non recupera i livelli pre pandemia, registrando un -12,5%, calo che rimane più accentuato tra i pernottamenti da parte di turisti italiani (-13,6% contro il -9% di turisti stranieri).
L'Appennino
Meta privilegiata per le vacanze invernali è la montagna e volgendo l’attenzione all’Appennino si può osservare che durante l’ultima stagione invernale da dicembre 2023 a marzo 2024 i comuni montani del reggiano hanno visto un calo del numero di pernottamenti rispetto all’inverno precedente del 27,6%, dovuto essenzialmente alla mancanza di nevicate che hanno compromesso buona parte della stagione sciistica.
Numeri positivi
«Sono numeri ben auguranti – dichiara Federica Marcacci, presidente categoria Turismo Lapam Confartigianato – e quest’anno l’auspicio è che il meteo sia favorevole per una stagione invernale florida. Ovviamente è necessario strutturare la propria offerta di servizi in modo che non dipenda esclusivamente dalla stagionalità e dalle condizioni meteorologiche, ma che garantisca un afflusso di turisti che possono così godere delle opportunità che il territorio sa garantire a 360 gradi, dalla gastronomia alle escursioni, dagli eventi culturali alle attività benessere. ».