Dalla Regione pioggia di soldi per le Comunità energetiche
A Reggio Emilia in arrivo oltre 490mila euro per la realizzazione di 11 Comunità energetiche
A Reggio Emilia arriva quasi mezzo milione di euro per le comunità energetiche: 50mila euro vanno anche ad Acer.
A Reggio quasi mezzo milione per le comunità energetiche
Nell’ambito del bando per il sostegno allo sviluppo di comunità energetiche rinnovabili, la Regione Emilia Romagna ha ammesso a finanziamento 124 progetti, su 141 domande presentate, che beneficeranno di un contributo complessivo pari a 4 milioni 601mila e 346,49 euro.
Di questi, a Reggio Emilia arriveranno 490mila e 74,60 euro per la realizzazione di 11 comunità energetiche presentate da diverse istituzioni, enti pubblici, condomini, soggetti privati e aziende.
Tra queste anche Acer Reggio Emilia che ha ottenuto il contributo massimo ammesso, pari a 50mila euro, per la realizzazione della Comunità energetica ESSeRE (Energia solare per energia sociale a Reggio Emilia).
Riqualificazione del patrimonio pubblico
“L’attività di Acer è da anni orientata alla riqualificazione del patrimonio pubblico e alla realizzazione di edifici altamente tecnologici, a consumo quasi zero, con l’obiettivo di abbassare i consumi e quindi i costi delle bollette energetiche per gli inquilini – spiega Marco Corradi, presidente di Acer Reggio Emilia –. Oggi si definiscono edifici intelligenti in grado autoprodurre e autoconsumare energia, ma per massimizzare i benefici era necessario salto di qualità reso possibile dalla costituzione di Comunità energetiche tra più soggetti”.
“La Comunità Energetica rappresenta una importante leva di sviluppo per il territorio – conclude il presidente Corradi – poiché i risparmi prodotti permettono di promuovere progetti di innovazione sociale, culturali e ricreative e ulteriori interventi di riqualificazione del patrimonio residenziale, oltre a favorire lo sviluppo della condivisione di beni e servizi, dando vita ad azioni virtuose di economia circolare in grado di rafforzare la costruzione di comunità coese e collaborative”.