Reggio Emilia

Gli 850 anni di Unimore in un francobollo

L’omaggio del Ministero delle Imprese e del Made in Italy, realizzato con Poste Italiane e Poligrafico dello Stato, celebra l’anniversario dell’Ateneo modenese e reggiano

Gli 850 anni di Unimore in un francobollo

È stato presentato nella mattina di martedì 14 ottobre 2025, nell’Aula Magna del Palazzo del Rettorato, il francobollo ordinario appartenente alla serie tematica “Le Eccellenze del Patrimonio culturale italiano”, dedicato all’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia nell’anno dell’850° anniversario della fondazione.

Un francobollo per ricordare gli 850 anni della Universita’

REGGIO EMILIA – L’emissione è promossa dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy, in collaborazione con Poste Italiane e con l’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato, che ne ha curato la realizzazione grafica e la stampa. Il francobollo, di valore 1,25 euro, rientra nel programma filatelico nazionale del 2025 e verrà distribuito su tutto il territorio italiano con una tiratura di 270.000 esemplari, in foglio da 45 unità.

Gonfalone storico

Il disegno raffigura una reinterpretazione dell’immagine presente nel gonfalone storico dell’Ateneo, simbolo ufficiale dell’Università e segno distintivo della sua identità istituzionale. L’illustrazione mostra San Geminiano a cavallo, protettore della città di Modena, davanti a una costruzione fortificata che riprende un modello trecentesco tratto da una miniatura del codice degli Statuti di Modena del 1327, custodito presso l’Archivio Storico Comunale.

Edificio

L’iconografia, come ha illustrato nel corso della cerimonia il prof. Elio Tavilla, docente di Storia del diritto medievale e moderno, ha radici profonde nella tradizione figurativa e giuridica cittadina. La struttura che appare sullo sfondo della miniatura non rappresenta un edificio civile, ma il castello estense realizzato alla fine del XIII secolo sull’area oggi occupata dal Palazzo Ducale, subito fuori porta Albareto. Era un edificio dai tratti fortemente militari, con torri angolari e merlature, simbolo della signoria estense e della sua presenza nel paesaggio urbano.

Sigillo

Quell’immagine, originariamente concepita come sfondo della raffigurazione di San Geminiano, venne ripresa secoli più tardi come sigillo della Comunità di Modena, attestato nella seconda metà del Quattrocento, e poi rielaborata nel Seicento per il sigillo dello Studio modenese, quando l’Università fu riattivata presso il Collegio San Carlo. Nel Novecento l’artista Adamo Pedrazzi ne fornì una versione semplificata e stilizzata per il gonfalone ufficiale dell’Ateneo, divenuto a sua volta riferimento iconografico per il francobollo odierno.

Il risultato è un’immagine che unisce l’eredità medievale dello Studio di Modena con la continuità istituzionale e culturale dell’Università contemporanea. Il colore scelto per lo sfondo richiama le tinte araldiche dell’Ateneo, mentre la composizione bilancia il valore simbolico della figura del santo con la solidità architettonica del castello alle sue spalle: elementi che restituiscono una sintesi visiva di otto secoli e mezzo di storia accademica.

I passaggi delle emissione

Nel corso della cerimonia sono stati ricordati i passaggi principali che hanno portato all’emissione del francobollo, dalla proposta iniziale, accolta con favore dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy, fino al lavoro congiunto di coordinamento tra Poste Italiane, Poligrafico e Zecca dello Stato e Unimore per la definizione del bozzetto e della scheda tecnica.

Eccellenze

Con questa emissione, l’Ateneo entra a far parte della collezione nazionale dedicata alle Eccellenze del Patrimonio culturale italiano, una serie che da anni celebra istituzioni, università, artisti e luoghi che hanno contribuito alla formazione dell’identità culturale del Paese.