l'iniziativa

"Insieme per combattere le truffe - non siamo nati ieri", il progetto dedicato agli anziani promosso dal Comune

L'idea è quella di sensibilizzare i cittadini sul tema e aiutarli a prevenire le truffe

"Insieme per combattere le truffe - non siamo nati ieri", il progetto dedicato agli anziani promosso dal Comune
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"Insieme per combattere le truffe - non siamo nati ieri" è il nuovo progetto promosso dal Comune di Reggio Emilia per sensibilizzare sul tema e combattere le truffe nei confronti degli anziani.

"Insieme per combattere le truffe - non siamo nati ieri"

REGGIO EMILIA - Le truffe a danno di persone anziane sono un problema sociale e stanno assumendo caratteristiche molto diversificate, in quanto possono avvenire in contesti differenti, con modalità variegate e coinvolgere soggetti diversi. È importante, quindi, saper riconoscere le situazioni più a rischio, conoscere gli elementi che possono far pensare che sia in atto un tentativo di truffa e, di conseguenza, i comportamenti da assumere: è questo il presupposto sulla base del quale è stato ideato dal comune di Reggio Emilia, su invito della prefettura, il progetto "Insieme per combattere le truffe - non siamo nati ieri", finanziato dal ministero dell'interno ed esaminato dal comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica.

Il progetto, in continuità con quello realizzato per l'annualità 2020-2021, prevede quattro linee di azione, per un totale di circa 18 mila euro.

Il programma del progetto

La prima azione consiste in una campagna di informazione e sensibilizzazione destinata sia alle potenziali vittime delle truffe, sia agli operatori pubblici e privati, le reti parentali ed amicali che, venendo a contatto a vario titolo con persone anziane, possono assumere un ruolo nella loro tutela.

La seconda azione prevede la messa in valore e il coinvolgimento del progetto di "Controllo di Comunità", iniziato nel 2017 attraverso la stipula di un protocollo d'intesa tra prefettura, comune di Reggio Emilia, polizia di stato, arma dei carabinieri, che - dopo una fase sperimentale - oggi vede la presenza diffusa in tutta la città di 40 gruppi, 70 coordinatori con la partecipazione attiva di oltre 3.000 cittadini. Centrale sarà il coinvolgimento dei coordinatori sulla diffusione dell'informazione, tramite la produzione di apposite "card" in merito ai reati riconducibili alle truffe, per metterli nella condizione di veicolare informazioni e consigli nei rispettivi ambiti territoriali di appartenenza, utilizzando la messaggistica di "WhatsApp", ma anche attraverso telefonate e soprattutto il "passaparola", in modo da raggiungere in maniera mirata l'utenza target, anche quella sprovvista di dispositivi di comunicazione o maggiormente in difficoltà ad utilizzarli.

I centri sociali

La terza azione valorizza la presenza diffusa dei "Centri Sociali", i luoghi di socializzazione maggiormente frequentati dalla popolazione anziana, come presidi permanenti di prevenzione "antitruffa". Presso tali poli di aggregazione verrà quindi predisposto un "corner" specifico con materiale di informazione sul tema e una chiara tabella dei numeri di emergenza da attivare, coinvolgendo direttamente i volontari e i baristi che gestiscono i centri, in modo da attivare una rete di persone capace di sensibilizzare e presidiare il tema anche durante le attività di incontro e di svago del target. Questa azione verrà inoltre completata con la definizione di un calendario di incontri pubblici per favorire l'incontro e lo scambio di esperienze e di informazioni tra cittadini anziani, Forze dell'Ordine e consulenti di Federconsumatori.

Lo Sportello Antitruffa

La quarta azione, infine, consiste nella attivazione di uno "Sportello Antitruffa" volto ad assicurare solidarietà sociale a coloro che sono colpiti dal reato in questione, attraverso uno sforzo congiunto da parte di tutti: consumatori, imprese, istituzioni e forze dell'ordine. Per superare i danni materiali derivanti dall'aver subito una truffa, espletare procedure burocratiche, affrontare danni fisici, psicologici ed economici con persone competenti e disponibili, saranno infatti messi a disposizione una serie di interventi ed aiuti differenziati, con la collaborazione delle istituzioni, degli enti e del volontariato. Lo sportello, che troverà sede presso il Centro Sociale comunale "Fogliano" (dopo una fase di incubazione sperimentata l'anno passato presso il Centro Sociale Gattaglio), sarà aperto almeno un giorno alla settimana per tutta la durata del progetto, verrà gestito da volontari del centro supportati da consulenti ed esperti di Federconsumatori.

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