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La Regione stanzia quasi 4 milioni di euro per la sanità reggiana

I fondi serviranno per ridurre le liste d’attesa in ambito chirurgico, migliorare la prossimità delle cure, completare la dotazione tecnologica dei CAU – Centri di Assistenza e Urgenza, acquistare defibrillatori

La Regione stanzia quasi 4 milioni di euro per la sanità reggiana
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REGGIO EMILIA - 12,5 milioni di euro: per ridurre le liste d’attesa in ambito chirurgico, migliorare la prossimità delle cure, completare la dotazione tecnologica dei CAU – Centri di Assistenza e Urgenza, acquistare defibrillatori in tutte le province della Regione compresa anche Reggio Emilia.

Un progetto Regione e Aziende sanitarie

Sono le nuove risorse che la Giunta regionale guidata dal presidente Stefano Bonaccini stanzia per una serie di interventi di riqualificazione funzionale del patrimonio edilizio, impiantistico e tecnologico del Servizio sanitario regionale, che coinvolgeranno tutte le Ausl dell’Emilia-Romagna. 9,2 milioni di euro sono risorse regionali e 3,3 milioni delle Aziende sanitarie: serviranno a implementare e migliorare l’offerta sanitaria e assistenziale in un quadro di sostenibilità economico-finanziaria.

Su dove si interviene

La ristrutturazione di blocchi operatori o l’acquisto di sistemi robotizzati per la chirurgia serviranno, ad esempio, ad aumentare le prestazioni chirurgiche riducendo le liste d’attesa. Così come la realizzazione delle Case della Salute permetterà di garantire la prossimità e continuità delle cure. Tra gli interventi anche l’acquisto di defibrillatori e di strumentazione tecnologica per i Centri di Assistenza Urgenza (CAU), che stanno aprendo in tutto il territorio regionale e fanno parte della più ampia riorganizzazione delle cure primarie territoriali e del sistema di emergenza-urgenza dell’Emilia-Romagna.

I fabbisogni sanitari- spiegano il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, e l’assessore alle Politiche per la salute, Raffaele Donini- cambiano e occorre intervenire per migliorare l’offerta di cura e assistenza per le nostre comunità, tenendo anche conto della sostenibilità economico-finanziaria del Servizio sanitario regionale. In mancanza di risorse statali, ancora una volta è la Regione a intervenire, grazie anche a risorse proprie provenienti da ripiano dello sfondamento del tetto di spesa farmaceutica ospedaliera”.

Da tempo ormai le risorse destinate alla sanità pubblica sono inadeguate e sono le Regioni a farsi carico di investimenti che mantengano alti i livelli dei servizi erogati- aggiungono Bonaccini e Donini-. Non ci tiriamo indietro, ma serve un cambio di passo. Parte delle risorse che la Regione ha stanziato sono destinate ai Centri di Assistenza e Urgenza, che stanno aprendo in queste settimane in tutto il territorio: è un modello innovativo di sanità su cui investiamo convintamente anche dal punto di vista della strumentazione”.

Distribuzione  delle risorse per Ausl

Dei 12,5 milioni di euro complessivi, 7.550.000 sono stanziati per gli interventi che contribuiscono alla riduzione delle liste attesa in ambito chirurgico; per quelli che contribuiscono a migliorare la prossimità delle cure 2,985 milioni di euro, per l’acquisto di defibrillatori 1,515 milioni di euro e, infine, per la dotazione tecnologica dei CAU 450mila euro.

Quanto alla distribuzione sul territorio, all’Ausl di Piacenza vanno 424mila euro per la ristrutturazione del terzo piano - Blocco A dell’Ospedale di Fiorenzuola d'Arda (300mila euro di cofinanziamento), il completamento della dotazione di piccole tecnologie per i CAU (26mila euro), l’acquisto di defibrillatori (98mila euro).

Per l’Ausl di Parma sono stanziati 224mila euro che saranno così distribuiti: 152mila per l’acquisto di defibrillatori e 72mila per completare la dotazione di piccole tecnologie per i CAU.

All’Ausl di Reggio Emilia vanno 3 milioni e 708mila euro: 700mila per la realizzazione della Casa della Salute di Casalgrande, 300mila per quella di Castelnovo di Sotto (si tratta di un cofinanziamento regionale per entrambi gli interventi); 2,5 milioni per l’acquisto di un sistema robotizzato per la chirurgia (di cui 1,5 di risorse aziendali); 182mila per l’acquisto di defibrillatori e 26mila per dotazione di piccole tecnologie per i CAU.

E ancora all’Ausl di Modena sono destinati 294mila euro, di cui 239mila per l’acquisto di defibrillatori e 55mila per completare la dotazione di piccole tecnologie per i CAU. All’Azienda Ospedaliero-Universitaria, invece, 4,3 milioni di euro (di cui 1,8 di risorse aziendali) per la ristrutturazione del Blocco Operatorio e la realizzazione di nuove sale operatorie al piano secondo (NBT2) e degli spogliatoi al piano primo dell’edificio NBT del Policlinico.

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