L’analisi Lapam Confartigianato sull’export delle imprese di Reggio Emilia e provincia verso gli Stati Uniti
Le esportazioni reggiane valgono l’8,7% del valore aggiunto rispetto ad una media nazionale del 4 per cento
L’analisi Lapam Confartigianato sull’export delle imprese di Reggio Emilia e provincia verso gli Stati Uniti.
L’analisi Lapam Confartigianato
REGGIO EMILIA - "Gli Stati Uniti sono un mercato importante per le realtà imprenditoriali della nostra provincia. I prodotti di eccellenza realizzati dalle nostre piccole e medie imprese sono molto apprezzati nel territorio americano, tanto che l’export verso il paese a stelle e strisce contribuisce a mantenere a livelli importanti l’economia del territorio. Auspichiamo che la nuova presidenza Trump sappia cogliere le opportunità e il valore delle nostre eccellenze».
Analisi
Nel giorno dell’“Inauguration Day”, la cerimonia di insediamento di Donald Trump come 47° Presidente degli Stati Uniti, Carlo Alberto Rossi, Segretario Generale Lapam Confartigianato, coglie l’occasione per commentare l’analisi svolta dall’ufficio studi associativo su quanto le imprese di Reggio Emilia e provincia lavorino con gli Stati Uniti d’America.
Più che doppio
Come emerge dall’indagine, tra le province italiane con un’esposizione più che doppia rispetto alla media nazionale c’è Reggio Emilia, al 12° posto, con un valore di export pari all’8,7% del valore aggiunto provinciale. Le esportazioni manifatturiere verso gli Stati Uniti a Reggio Emilia valgono 1,6 miliardi di euro e aumentano dell’1%. Gli Stati Uniti sono il terzo partner commerciale della provincia di Reggio Emilia dopo Germania e Francia. Come si evince dall’analisi dell’ufficio studi Lapam Confartigianato, gli USA assorbono oltre un terzo delle esportazioni manifatturiere reggiane (precisamente il 37,6%). Quasi due terzi delle vendite reggiane verso gli Stati Uniti (esattamente il 59,8%) si concentrano nel settore dei Macchinari e apparecchiature n.c.a. (che includono ad esempio linee di produzione industriali, gru, escavatrici, bilance, pompe, compressori etc...), in crescita del 1,1%.
Strategico
«Questi dati mostrano come il rapporto tra il nostro territorio e gli Stati Uniti sia strategico – conclude Rossi –. Gli USA riconoscono il valore dei nostri prodotti e della qualità delle nostre imprese e per noi rimangono uno dei principali mercati dove fare emergere le eccellenze. È importante dunque che venga mantenuto e preservato questo rapporto e che, se possibile, aumenti la collaborazione con uno dei principali Paesi che trainano la nostra economia territoriale e, di conseguenza, contribuiscono a favorire una diffusione del benessere sociale per tutta la comunità».
Per la prima volta
A livello regionale gli Stati Uniti superano quest’anno per la prima volta la Germania e diventano così il primo mercato di destinazione delle esportazioni emiliano-romagnole: l’export verso gli USA nel 2024 (ultimi dodici mesi a settembre) vale 10,8 miliardi di euro, pari al 7,1% del valore aggiunto regionale. Questo pone la nostra regione al secondo posto per esposizione verso il mercato statunitense dopo la Toscana, con una quota ben superiore alla media nazionale (4% del valore aggiunto