Lavori sulla strada provinciale 108 per movimento franoso
Soddisfazione da parte dei sindaci di Castelnovo ne' monti e Villa Minozzo per il via ai lavori

È iniziato l’allestimento del cantiere dei lavori con i quali la Provincia di Reggio Emilia riaprirà in sicurezza il tratto della Sp 108, chiusa al confine tra Castelnovo Monti e Villa Minozzo a causa di una frana originata lo scorso autunno dall’ondata di maltempo che, in pianura, provocò anche l’esondazione del Crostolo.
Movimento franoso
CASTELNOVO NE MONTI - “Il bypass che permetterà di risolvere il problema del vasto movimento franoso demolendo e ricostruendo verso valle un tratto di circa 200 metri di strada provinciale sarà percorribile già dai primi di maggio, ripristinando in totale sicurezza gli spostamenti per tutti i cittadini e le imprese di questa importante parte del nostro Appennino”, annuncia il presidente della Provincia di Reggio Emilia, Giorgio Zanni, esprimendo soddisfazione per “essere riusciti anche ad accorciare ulteriormente i tempi di una ventina di giorni rispetto al cronoprogramma che avevamo condiviso con tutti i cittadini in occasione dell'assemblea pubblica che avevamo organizzato ai primi di febbraio a Sologno”.
Soddisfazione
Soddisfatti “per l'inizio tempestivo dei lavori sulla Sp 108” anche i sindaci di Castelnovo Monti e Villa Minozzo, Emanuele Ferrari ed Elio Ivo Sassi, che sottolineano come
“la collaborazione e il reciproco ascolto tra Comuni e Provincia dimostri ancora una volta efficacia e capacità di rispondere in modo concreto ai bisogni dei cittadini”, sottolineando inoltre come il “il coinvolgimento di imprese del territorio rappresenti un valore aggiunto, non scontato, che restituisce ulteriore fiducia”.
L’intervento
A causa della particolare vastità e complessità del movimento franoso la progettazione è stata preceduta da una accurata fase di studio finalizzata a definire le modalità del miglior intervento possibile. Sono stati effettuati diversi sopralluoghi da parte di un geologo specializzato nello studio dei cinematismi delle frane di crollo e sono stati realizzati anche un rilievo plano-altimetrico con laser scanner e uno studio geomeccanico con rotolamento dei massi, attività che ha comportato anche il calarsi in parete per analizzare il quadro fessurativo e la stabilità dei singoli blocchi a rischio distacco. Proprio tutti questi studi hanno portato a scartare l’ipotesi di un vallo, una sorta di ‘duna’ in grado di dissipare l’energia cinetica dei massi in caso di ulteriori smottamenti.
Un by pass sotto il percorso originale
La Provincia, d’intesa con i Comuni, ha pertanto previsto la realizzazione di un bypass, in pratica la demolizione e la ricostruzione verso valle di un tratto di circa 200 metri di strada provinciale. Il materiale demolito sarà recuperato per realizzare il rilevato stradale del nuovo tratto, con benefici in termini economici ed ambientali. Numerose anche le autorizzazioni paesaggistiche e ambientali che la Provincia ha dovuto ottenere trattandosi di un’area inserita nel Parco nazionale dell'Appennino Tosco-Emiliano, all'interno del Sito di interesse comunitario dei "Gessi Triassici” dichiarato nel 2023 Patrimonio mondiale dell'Umanità e a meno di 150 metri dal torrente Dorgola. Proprio in considerazione del materiale particolarmente significativo dal punto di vista geologico-scientifico e rappresentativo dell’habitat “Pareti rocciose con vegetazione casmofitica, sottotipi calcarei” che caratterizza la parete rocciosa crollata, il Parco ha richiesto che il materiale lapideo oggetto di disgaggio venga trasportato alle Fonti di Poiano per finalità di educazione ambientale, operazione che è stata effettuata proprio oggi.