Export

Le sanzioni (e le limitazioni) dell’Austria pesano sul nostro export

I divieti di attraversamento via gomma del Brennero iniziano ad avere ripercussioni sulle nostre esportazioni

Le sanzioni (e le limitazioni) dell’Austria pesano sul nostro export

«Le criticità nei rapporti con l’Austria per i divieti sulla tratta del Brennero stanno amplificano gli effetti della recessione tedesca, con ricadute pesanti sui flussi delle esportazioni». Amedeo Genedani, presidente UNATRAS e di Confartigianato Trasporti, pone l’accento sulla situazione Brennero, che sta incidendo in maniera molto significativa sull’export italiano e quindi, a cascata, anche su quello della Provincia di Reggio nell’Emilia.

Come testimoniano le analisi effettuate da Confartigianato Lapam, la flessione dell’export si riscontra in paesi quali Germania, Belgio, Danimarca, Svezia e Austria stessa.

Un sesto dell’export italiano

REGGIO EMILIA – Le analisi, a livello nazionale, stimano che nel 2023 le esportazioni che viaggiano su gomma via Brennero verso i sette mercati del Centro-Nord Europa valgano 109,0 miliardi di euro, circa un sesto dell’intero export italiano nel mondo, equivalente a 5,4 punti di PIL.

«I divieti imposti unilateralmente dall’Austria all’attraversamento del Brennero per i mezzi pesanti – sottolinea e conclude Genedaniostacolano significativamente l’export italiano e tedesco. Le alternative al Brennero si sono rivelate problematiche, le chiusure del Monte Bianco, il deragliamento nel tunnel del San Gottardo e una frana che ha interrotto il passaggio nel Fréjus, hanno ulteriormente aggravato la situazione per le merci italiane dirette al centro-nord Europa.

L’associazione sostiene convintamente la posizione del Governo italiano di inviare formale richiesta alla Commissione europea di aprire una procedura d’infrazione che porti a sanzionare l’Austria per le misure attuate, che minano la libera circolazione di persone e merci».