Il nuovo sistema di dazi tra Unione Europea e Stati Uniti rischia di produrre pesanti ricadute sul sistema economico delle aree dove l’export è maggiormente trainante, come il territorio di Reggio Emilia e l’intera Emilia-Romagna.
L’impatto dei dazi nella economia reggiana
REGGIO EMILIA – Davanti all’incertezza sull’effettiva applicazione dei dazi e alla preoccupazione per le conseguenze sull’economia, il sindaco di Reggio Emilia Marco Massari ha promosso un incontro di lavoro a cui hanno partecipato le diverse associazioni imprenditoriali, i sindacati confederali, la Camera di Commercio, insieme a amministratori della Provincia e della Regione per un confronto finalizzato a individuare azioni pubbliche e private da mettere in campo a sostegno dell’economia locale.
In sala Rossa
L’iniziativa, promossa insieme alla Regione Emilia Romagna, si è svolta nella sala Rossa del Municipio di piazza Prampolini nella mattinata di martedì 2 settembre 2025 e ha visto partecipare il Vicepresidente della Regione Emilia-Romagna con delega a Sviluppo economico e green economy Vincenzo Colla.
Presupposto condiviso tra tutti i soggetti intervenuti è la necessità uno scambio continuo di informazione e di agire uniti. Una priorità sottolineata dall’assessore Colla e dal sindaco Massari.
Incertezza
Nell’annunciare il senso dell’incontro ai presenti, il Sindaco ha voluto rimarcare quanto persista “ancora molta incertezza sull’effettiva applicazione dei dazi” e quanto “la mediazione USA-UE sia stata insoddisfacente”. “I dazi aggravano il rischio di recessione o comunque di stagnazione economica – ha detto – e l’economia di Reggio fortemente aperta è molto più esposta all’impatto; penso in particolare ai settori della meccanica e dell’agroalimentare, ma non solo”.
“Si tratta – ha aggiunto Massari – di misure che avranno effetti evidenti sulle imprese e sui lavoratori dei comparti più esposti. Nell’ottica di anticiparli, crediamo che tutte le forze istituzionali, politiche, sociali ed economiche dovranno sostenere le azioni necessarie ed è indispensabile agire uniti, parlarsi e capirsi. Ecco perché promuovere momenti di condivisione come questo”.
I settori più esposti: meccanica e agricoltura
Hanno poi preso la parola rappresentanti del mondo imprenditoriale e sindacale reggiano che hanno apprezzato l’invito del Sindaco ed hanno evidenziato come i settori più esposti sono la meccanica e l’agroalimentare (il vino in particolare); accanto infatti all’elevata quota di export diretto delle imprese va considerata una quota significativa di export indiretto da parte di medie e piccole imprese di componentistica.
Perdita di fatturato
Gli interventi hanno fotografato una situazione di profonda incertezza nella quale si stimano, su base provinciale, possibili perdite di fatturato che nel caso peggiore potrebbero raggiungere 250 milioni di euro e nel quale, come hanno sottolineato i sindacati, potrebbero essere a rischio posti di lavoro, con la cassa integrazione già in aumento del 15% rispetto al 2024.
In discussione l’economia liberale
Ha concluso il Vicepresidente Colla, che ha rimarcato come “i dazi mettono in discussione la democrazia liberale” e come “l’Europa debba recuperare la sovranità tecnologica, che diventa anche una chiara scelta politica ed economica”.
“Il PNRR sta finendo – ha dichiarato Colla – e poco è stato utilizzato dal nostro Paese per promuovere politiche industriali. Occorre un cambio di passo in questo senso: l’Europa e i governi nazionali devono riportare al centro del dibattito gli investimenti che ci consentano di creare valore aggiunto”.