Lo sport va in montagna e produce sviluppo
Lo conferma una ricerca promossa dalla Regione che ha calcolato il “valore” generato da 16 eventi
Lo sport in montagna, lo sport per la montagna. Perché eventi e manifestazioni sportive possono dare un contributo importante alla crescita dei territori appenninici, con ricadute importanti sul piano economico, turistico e sociale.
Una ricerca
CASTELNOVO NE' MONTI - Lo conferma una ricerca promossa dalla Regione che ha calcolato il “valore” generato da 16 eventi che nel 2022 si sono svolti in località appenniniche dell’Emilia-Romagna o le hanno attraversate, coinvolgendo anche altre aree del territorio regionale: a fronte di un investimento da parte della Regione di 800mila euro, l’indotto è stato di 11,6 milioni di euro. Il che significa che ogni euro stanziato ne ha “prodotti” 14.
Un effetto moltiplicatore
Numeri significativi anche considerando, le ricadute specifiche sui soli territori montani: 600mila euro l’investimento; 6,2 milioni di euro il ritorno economico, dunque con un effetto moltiplicatore di 1 a 10.
Realizzato dal Centro studi SG Plus in collaborazione con l’Università degli Sudi di Parma lo studio è stato presentato nei giorni scorsi a Castelnovo ne' Monti , in occasione dell’iniziativa “Lo sport va in montagna, eventi sportivi che diventano risorsa per il territorio”.
L’indotto economico diretto e indiretto
Granfondo di ciclismo, Appenninica MTB Stage Race, Campionato Mondiale Enduro, Campionato nazionale Csi di atletica leggera, ma anche il Campionato italiano di lancio del Ruzzolone, la Grande Staffetta paralimpica di Obiettivo tricolore, la Settimana Coppa-Bartali, il ritiro del Bayern Monaco femminile a Bagno di Romagna.
Tra Emilia e Romagna, queste alcune delle manifestazioni prese in esame nelle diverse discipline, nella convinzione che non ci siano eventi di serie A e di serie B e che ogni appuntamento, se bene organizzato, possa dare il proprio contributo in termini di promozione e visibilità.
L'indotto economico
L’analisi ha considerato l’indotto economico diretto e dunque le spese per il soggiorno e il pernottamento di atleti e squadre; spettatori e accompagnatori; staff; giudici di gara e arbitri; operatori dei media. Voci queste che hanno prodotto una ricaduta economica complessiva delle 16 manifestazioni di quasi 9 milioni di euro di cui 4,8 milioni solo sui territori montani.
Non meno importante in termini di visibilità e reputazione l’indotto economico “indiretto” generato dagli articoli a stampa, servizi televisivi, social network – quasi 1,3 milioni di euro, 700mila solo in montagna - e dalle spese organizzative e di adeguamento infrastrutturale degli impianti, con benefici a medio e lungo termine per il territorio, che sono stati quantificati in 1,3 milioni di euro complessivi di cui 700 mila in Appennino.