Nel reggiano sono sempre più numerose le persone che scelgono di donare il sangue
Dati positivi da tutta la Regione in occasione dell'inizio dell'estate
In Emilia-Romagna sono sempre più numerose le persone che scelgono di donare il sangue, un gesto semplice ma prezioso soprattutto in vista del periodo delle vacanze estive.
Donare il sangue
REGGIO EMILIA - Nel 2023, infatti, agli appelli a donare sangue hanno risposto in 146.218 (+5.321 rispetto al 2022), un numero che, come negli anni precedenti, ha permesso alla regione di confermare la propria autosufficienza e al tempo stesso di inviare supporto a quelle in difficoltà: nei primi cinque mesi 2024 sono state fornite 1.860 unità di sangue ad altre regioni.
Non solo, perché sempre primi cinque mesi del 2024 si mantengono stabili (-0,5%) rispetto allo stesso periodo 2023, le unità di sangue intero donate, esattamente 89.699 contro 90.167, con un bilancio tra le unità raccolte e trasfuse positivo, in conseguenza di una maggiore attenzione dei clinici all’utilizzo appropriato della risorsa sangue.
2024 iniziato bene anche per la raccolta di plasma e piastrine, in netto aumento: la stima complessiva per quest’anno, considerando l’andamento dei primi cinque mesi, è di raggiungere il miglior dato di sempre per l’Emilia-Romagna: quasi 106mila chilogrammi raccolti in aferesi (plasma e piastrine).
Molto soddisfatti
"Siamo molto soddisfatti di questo Piano sangue, che valorizza e riconosce il grande lavoro delle Associazioni e la fiducia nei donatori di sangue e plasma non remunerati - afferma Maurizio Pirazzoli, presidente regionale AVIS-. Ci adopereremo al meglio per la piena attuazione, come sempre abbiamo fatto e faremo, perché la salute di tutti è la nostra priorità. Mi unisco all'appello ai già donatori invitandoli a prenotare l'appuntamento prima di partire per le vacanze e, per chi non è ancora donatore, ad approfittare dell'estate per la visita di idoneità: come gesto di solidarietà e come primo presidio della propria salute".
Il Piano regionale sangue
A rafforzare il rapporto tra la Regione e le associazioni dei donatori è il Piano regionale sangue, approvato nei giorni scorsi dalla Giunta e pronto per essere presentato prima in Commissione, il 17 giugno, poi in Assemblea legislativa per l’adozione finale.
Il Piano riconosce il ruolo fondamentale delle Associazioni e Federazioni dei donatori di sangue e delle Associazioni di donatori di midollo nel sistema trasfusionale, in accordo con le istituzioni e le strutture trasfusionali di riferimento regionali e locali, come partner nella coprogettazione, nella programmazione e nella definizione di politiche per il bene comune. La Regione riconosce, inoltre, come valore il radicamento sul territorio del volontariato che supporta il Servizio sanitario regionale.
Mantenere l'autosufficienza
Uno dei punti di forza del Piano è l’impegno per mantenere l’autosufficienza di sangue nel nostro territorio garantendola per tutto l’anno e contribuire, secondo le convenzioni stipulate, all’autosufficienza nazionale. Altro punto rilevante è l’impegno a raggiungere l'autosufficienza nella raccolta del plasma. Attraverso quella da donatori volontari, il Sistema sanitario regionale dell’Emilia-Romagna ha risparmiato nel 2022 poco meno di 19 milioni di euro. L'autosufficienza degli emoderivati prevista con questo Piano sangue permetterebbe di destinare importanti risorse ad altre spese sanitarie a vantaggio della collettività.
La campagna di comunicazione
Anche quest’anno è l’attore romagnolo Paolo Cevoli il testimonial della campagna di comunicazione promossa dalla Regione Emilia-Romagna, che viene rilanciata in vista del periodo estivo.
“Parti leggero! Dona il sangue prima delle vacanze” è il messaggio della campagna realizzata insieme a Crs (Centro Regionale Sangue Emilia-Romagna), Avis (Associazione Volontari Italiani Sangue), Fidas (Federazione Italiana Associazioni Donatori di Sangue), Admo (Associazioni Donatori Midollo Osseo - Emilia-Romagna), FedRed (Federazione delle Associazioni emofilici dell’Emilia-Romagna Onlus) e A.L.T. (Associazione per la lotta contro la Talassemia di Ferrara).
Raccolta sangue intero, plasma e piastrine
Nel 2023 le unità di sangue intero donate sono state 214.313, contro le 215.319 dell’anno precedente (-0,47%). Non si tratta di un dato negativo, ma del risultato frutto della programmazione regionale, cioè di una raccolta in funzione dei fabbisogni anche grazie al contributo delle associazioni/federazioni dei donatori.
L’analisi per territorio denota un lieve aumento in Romagna (+523 unità per le province di Ravenna, Forlì, Cesena e Rimini), un lieve calo, pari al -1,61%, in Emilia centrale (comprendente le province di Bologna e di Ferrara), un dato stabile (-0,45%) per l’Emilia nord (per le province di Piacenza, Parma, Reggio Emilia e Modena).
Nel 2023 sono state trasfuse 195.619 unità contro le 201.577 del 2022 (- 2.95%). Tale risultato ha consentito di non avere mai durante l’anno periodi di carenza e ha permesso di contribuire nel 2023 con 5.166 unità all’autosufficienza nazionale inviando tali unità a regioni carenti.
Dato positivo
Nei primi cinque mesi del 2024 le unità di sangue intero donate sono state 89.699 contro le 90.167 registrate in analogo periodo 2023 (-0,5%). Il bilancio tra le unità raccolte e trasfuse è positivo, in conseguenza di una maggiore attenzione dei clinici all’utilizzo appropriato della risorsa sangue.
Le raccolte in aferesi, cioè quelle relative a plasma e piastrine, sono in aumento: nel 2023 sono state 71.237 contro le 67.913 (+4,89%) del 2022: un dato importante, perché il plasma è indispensabile per la produzione di medicinali plasma derivati come albumine e immunoglobuline, in grado di salvare la vita a numerosi pazienti.
In aumento
Le raccolte in aferesi sono state 32.553 nei primi cinque mesi del 2024, con un incremento del 14,6% rispetto alle 28.403 aferesi raccolte nel medesimo periodo dell’anno 2023. Nello stesso periodo sono stati conferiti 44.103,49 kg di plasma all’industria, con un incremento del 7,7% rispetto ai 40.948,81 kg inviati all’industria nel medesimo periodo anno 2023. Il risultato ottenuto per i primi cinque mesi 2024 permette di stimare a circa 105.848,376 kg la raccolta complessiva sull’anno 2024, il miglior dato mai raggiunto dalla nostra regione.
Il conferimento di plasma per il frazionamento industriale rimane in ogni caso ben al di sopra la media nazionale: nell’anno 2023 l’indice di conferimento in Italia è stato pari a 14,9 kg per ogni mille abitanti, mentre la Regione Emilia-Romagna ha conferito 22,5 kg per mille abitanti, che ci pone tra le prime tre regioni in Italia.
Per i primi quattro mesi dell’anno 2024 l’indice di conferimento in Italia è stato in proiezione pari a 15,6 kg per ogni mille abitanti, mentre la Regione Emilia-Romagna ha conferito 23,7 kg per ogni mille abitanti.
Come si diventa donatore
Per candidarsi alla donazione di sangue bisogna aver compiuto 18 anni, pesare non meno di 50 chilogrammi, godere di buona salute e condurre uno stile di vita sano. Dopodiché ci si può recare, dopo aver consumato una leggera colazione, nei centri di raccolta o nei punti di raccolta sangue della propria città. Un medico accoglierà l’aspirante donatore/donatrice per un colloquio, una visita e un prelievo del sangue necessario per eseguire gli esami di laboratorio prescritti, in modo da accertare l’idoneità.
Per informazioni sulla donazione e sul centro o punto di raccolta della propria città è possibile telefonare al numero verde gratuito del Servizio sanitario regionale 800 033 033 (attivo tutti i giorni feriali dalle ore 8.30 alle ore 18 e il sabato dalle ore 8.30 alle ore 13); inviare una e-mail all’indirizzo donaresangue@donaresangue.it, oppure contattare le associazioni Avis e Fidas (emiliaromagna@avis.it -presidenza@fidas-emiliaromagna.it