Numero Unico Europeo 112: quattro telefonate su dieci sono per l'assistenza sanitaria
Il picco di telefonate in quattro mesi è stato registrato il 28 gennaio con quasi 5mila chiamate, perché quel giorno raffiche di vento oltre 120 chilometri orari hanno colpito le province di Bologna, Modena e Reggio Emilia

Il servizio è attivo in tutta la regione.
Numero Unico Europeo 112
REGGIO EMILIA - In Emilia-Romagna bastano 4,5 secondi per ricevere una risposta in caso di emergenza. Grazie al Numero Unico Europeo 112, che dal 3 dicembre 2024 al 1^ aprile 2025 è stato attivato progressivamente su tutto il territorio regionale, e permette di richiedere l’intervento della Polizia di Stato, dei Carabinieri, dei Vigili del fuoco, del Soccorso sanitario e del Soccorso in mare.
381 mila telefonate
Nei primi 121 giorni di operatività, con date di attivazione differenti, il NUE 112 ha ricevuto 381.232 telefonate, con una media giornaliera di 1.500 per milione di abitanti, di cui il 46% riguardano l’emergenza sanitaria, il 28% i Carabinieri, il 19% la Polizia di Stato, e il 7% i Vigili del Fuoco. Nei primi due giorni (1 e 2 aprile) dall’attivazione completa su tutto il territorio regionale è stata registrata una media di 6.500 chiamate.
I dati del NUE 112 in Emilia-Romagna
Al 2 aprile 2025, nei primi 121 giorni di operatività, nei distretti telefonici dove è stato attivato con date differenti a partire dal 3 dicembre 2024, sono complessivamente 381.232 le telefonate ricevute, con una media giornaliera di 1.500 per milione di abitanti (in linea con il dato nazionale), di cui 163.787, pari al 43%, filtrato dalle Centrali Uniche di Risposta. Una delle funzioni del NUE 112, infatti, è filtrare le telefonate, ovvero smaltire quelle che non riguardano vere e proprie emergenze, liberando così le centrali di secondo livello che possono, invece, dedicarsi alla gestione delle emergenze. Delle chiamate inoltrate, le richieste riguardano per il 46% Emergenza sanitaria, 28% Carabinieri, 19% Polizia di Stato e 7% Vigili del Fuoco.
Le Centrali Uniche di Risposta, una a Bologna e una a Parma, servono 57 centrali di secondo livello (di cui 3 di Emergenza sanitaria, 34 dei Carabinieri, una della Capitaneria di Porto, 10 di Polizia di Stato, 9 dei Vigili del Fuoco e dal 7 aprile una Centrale operativa della Polizia Stradale). Nel 6% delle chiamate inoltrate alle centrali di secondo livello vengono allertate più centrali contemporaneamente per garantire tempestività e rapidità di intervento. Per tutti i distretti telefonici il tempo medio di risposta al cittadino è di 4,5 secondi.
Il picco di telefonate è stato registrato il 28 gennaio con quasi 5mila chiamate, perché quel giorno raffiche di vento oltre 120 chilometri orari hanno colpito le province di Bologna, Modena e Reggio Emilia.